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Monte Stino, discesa dai sentieri 477e 469 |
Il Monte Stino è conosciuto da noi mtbikers per il sentiero 456 detto dei 136 tornanti che scende fino a vesta. Personalmente l’ho ripetuto 4/5 volte. Era da un po’ che volevo esplorare una discesa di diversa.
Ho salito la cima del Monte Stivo, quella vera che non è così panoramica come la postazione del cannone ma è ricca di trincee della Grande Guerra, scavate a mano dalle donne di Capovalle, mentre gli uomini erano impegnati a combattere.
L’itinerario comincia da Vantone, di fronte al campeggio Rio Vantone. Si intraprende la carrareccia in direzione Capovalle, all’inizio il fondo è smosso e scassato ma nella seconda parte migliora. La stradina sbuca sulla strada asfaltata che da Idro sale al Passo S. Rocco e a Capovalle. Si svolta a Destra e si sale per qualche Km fino ad un tornante destrorso con area picnic e FONTANA dal quale si stacca una ripida cementata che ben presto diventa una impegnativa ma piacevole stradina a fondo naturale. Termina (santella) sull’asfaltata che dal passo S. Rocco porta a Zumiè di Capovalle. Svoltare a sinistra e raggiungere Zumiè (FONTANA), superare il borgo e seguendo le chiare indicazioni, imboccare la strada asfaltata che sale al Monte Stino. Non ostante il bitume la salita è piacevole, si è immersi nel verde e si gode di un bel panorama sulle montagne circostanti, sulla Valvestino e su Capovalle.
Raggiunto il rifugio degli Alpini (il sentiero di discesa 477 comincia appena prima della chiesetta) imboccare il tratturo che sta di fronte e sale in direzione della cuspide sommitale del Monte Stino. Appena prima di una casetta con piccola pozza tenere la sinistra ed aggirare il pendio ripido fino ad individuare una traccia erbosa che conduce alle trincee della cima.
La DISCESA ripercorre la traccia erbosa e si continua a seguirla fino ad intersecare una sterrata (a destra porta al punto panoramico della postazione del cannone), la si segue a sinistra fino a tornare al rifugio degli alpini. Nelle vicinanze della chiesetta si intraprende il 477 (segnavia). Dapprima si percorre con una certa delusione una sterrata in discesa ma presto si svolta a sinistra imboccando un sentiero molto bello e veloce che scende gradualmente fino ad un bivio incrocio col sentiero 478. Svoltare a destra, il sentiero si fa più ripido e anche un poco tecnico, molto divertente. Finisce su una cementata, nei pressi di una cascina e poco sotto si giunge sulla strada che proviene da Zumiè e porta alla località Mandoal, all’altezza dei pannelli solari ( al bivio dei due sentieri è possibile scendere lungo un sentiero che porta direttamente al Mandoal ma non lo conosco).
Svoltare a destra e raggiungere il Mandoal. A sinistra dell’area picnic inizia lungo una stradina (freccia segnavia) il sentiero 469 che passando dal Monte Camisino scende fino a Vantone, al punto di partenza. E’ un sentiero molto bello ma anche molto impegnativo, a tratti ripido e non sempre fattibile in bici, riservato a bikers che sanno guidare molto bene. Se il 456 dei 136 tornanti viene definito l’università del nose press, questo si può dire che è un master riservato agli specialisti di questa tecnica.
In ALTERNATIVA risalire brevemente il largo sentiero a destra dell’area picnic del Mandoal, ci si trova in un punto panoramico con bellissimo scorcio sul lago d’Idro. Da qui inizia (a Sinistra, indicazioni) il sentiero 455 che scende a Vesta. E’ tecnico ed impegnativo ma molto bello e divertente. Giunti sull’asfalto, sul lago, poco prima di Vesta svoltare a sinistra e tornare a Vantone.
CARTOGRAFIA consigliata: Carta dei sentieri della Valle Sabba n.1 Scala 1:35000 della Comunità montana di Valle Sabbia
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Come arrivare al punto di partenza
Dalla statale del Caffaro raggiungere Idro quindi proseguire sulla sponda orientale del lago fino a Vantone. Parcheggiare di fronte al campeggio Rio Vantone dove inizia l'itinerario.
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Commenti
giannig
29.01.2016 15:42