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Il sentiero dei veleggiatori e del Malconcio (ciclo/escursionistico) |
Tratto da una presentazione di Maria Rosa Fagnoni - Pres. dell'A.T.L. della prov. di Novara.
"Nella parte più settentrionale del Novarese all'interno del Parco del Monte Fenera, quattro nuovi itinerari ben segnalati offrono all'escursionista l'occasione per conoscere i Sentieri dei veleggiatori e del Malconcio che si snodano nei comuni di Cavallirio, Grignasco, Prato Sesia e Boca. Torrenti, vigneti, boschi e grotte già abitate in tempi remoti fanno da sfondo ai voli dei veleggiatori, uccelli spesso molto rari che fanno la felicità degli appassionati di birdwatching, come la rara cicogna nera, il biancone, la poiana, il ghebbio, il nibbio bruno ed il falco pellegrino che qui trovano habitat ideale.
In queste terre di ricchezze antiche la viticultura è praticata ormai da millenni ed il risultato più tipico lo troviamo nel Boca DOC, mentre di nicchia è il Malconcio, vino ottimo così chiamato perchè ottenuto dalla miscela di uve autoctone, prodotto dai contadini di Ara.
Vi invitiamo quindi a scoprire il patrimonio naturalistico, storico ed enogastronomico sui sentieri che si snodano nel Parco del Fenera, balcone privilegiato sulla pianura Padana e sulla catena del Monte Rosa".
La continua instabilità metereologica di questi giorni mi obbliga a bazzicare vicino a casa, così in caso di improvvisi acquazzoni in un'attimo sono alla base... Ma sono fortunato: abito al confine del Parco del Monte Fenera, di giri da fare ce ne sono, eccome, e oggi mi voglio rifare gli occhi da due delle cime più famose del Parco.
- La prima è "la Pelosa", anonimo montarozzo roccioso privo di vegetazione, ma da cui si gode di un panorama fantastico (annessa anche piccola zona pic-nic);
- La seconda è "il Motto del Capretta", scoperto qualche tempo fa grazie ai tour suggeriti dall'amico Salitomania (che non finirò mai di ringraziare per avermi fatto scoprire il mondo dell'MTB e i giri alpini), altro posto con panorama strepitoso. Da fare con molta attenzione solo l'ultima parte di discesa molto malridotta.
Posti che meritano più di qualche minuto di raccoglimento e che inondano di pace lo spirito.
Da citare inoltre in questo tour la discesa sul 776 da San Bernardo. Sentiero da poco risistemato e che permette adesso di essere affrontato anche in MTB: non mancano comunque tratti un pò più impegnativi e poco curati... ma è una discesa da provare (se si hanno buone doti discesistiche).
In caso si voglia tagliare la parte verso San Bernardo con discesa sul 776, segnalo che il tour può essere tagliato a Croce del Teso (dove quasi la traccia si tocca). Si passa in ogni modo sui due pezzi forti di oggi: la Pelosa e il Motto della Capretta.
In questo tour si alterneranno tratti pedalati (anche dalle forti pendenze), ad altri di portage o poussage (ecco il perchè della specifica "escursionistico"), quindi adatto a chi ha buona padronanza del mezzo, capacità tecnica e doti fisiche per affrontare qualche tratto con bici a spalla.
Io oggi percorrerò il primo itinerario, quello azzurro (i comuni interessati saranno Boca e Grignasco), che è anche quello più lungo (circa 12 km.) e che meglio si presta, appunto per il suo sviluppo, ad essere percorso anche in MTB in poco più di 1 ora e mezza (con una piccola variante alla fine del giro che vi descriverò).
Indicazioni: segnavia 778, 777, 776, tacche di vernice gialla, rossa, blu. Alcuni tratti in concomitanza con le indicazioni "Sentieri del Boca".
Parto dal cimitero di Boca lungo la SP 32 in direzione del Santuario (senza raggiungerlo), svoltando a dx dopo 40 mt. in direzione del 778 (Cascina Montalbano, Sentieri del Boca).
Salgo prima nel bosco, poi tra i vigneti, passo Cascina Montalbano alla mia dx e rimango sul 778 che ora curva seccamente a sx e diventa sterrato. Poco più avanti, nei pressi di un capanno, il 778 sale a dx su alcuni scalini e poi curva a sx spianando e passando sopra al capanno di prima. Attraverso il vigneto girando a dx fino a trovare un cancello al liminte del bosco.
Sto quindi su questo trail che alla fine va in leggera discesa, confluendo su un'altra sterrata chiusa da un secondo cancello.
Passo anche questo e proseguo diritto, salendo in un'altra vigna. Al suo termine un terzo cancello dà accesso definitivamente al bosco (indicazione per "la Pelosa").
Dopo un primo tratto in salita pedalabile, si salgono alcuni scalini e da qui inizia il tratto alternato di portage/poussage che in circa 20 min. e 130 D+ mi conduce al bivio per "la Pelosa".
Appena prendo l'indicazione per "la Pelosa", devo fare attenzione ad un'altro segnale subito a sx (che inizialmente ignoro scendendo per 500 mt. e che, inevitabilmente, mi rifaccio salendo in portage: evvai!).
Qualche altro breve tratto di portage e alla fine si presenta bellissimo l'anonimo montarozzo! Si tratta della caldera di un vulcano attivo 380 milioni di anni fa, sollevata nello scontro tra le placche continentali africana ed europea. Si, ne è valsa la pena, panorama stupendo che merita contemplazioni a 360 gradi.
Scendo ora a sx su ripido single-trail abbastanza impegnativo, ritrovando poi la più larga tagliafuoco sempre sul 778.
In poco più di 1 km. raggiungo il bivio della Croce del Teso dove convergono quattro sentieri. Proseguo diritto sulla dorsale verso San Bernardo (777). Il percorso è a tratti nella vegetazione, a tratti aperto e ponoramico, specie dopo aver superato Punta Bucciolini.
Più avanti la tagliafuoco si fa più ripida, ma io prendo il bel single-trail che si stacca a sx (sempre 777) e su liscio terreno, tra su e giù arrivo a San Bernardo.
Ora prendo il 776 in discesa. Questa discesa richiede impegno e lascio la tensione a cascina Nos Gros (Noce Grosso). Ancora un corto tratto in discesa e sono su ampia tagliafuoco che prendo a sx raggiungendo il bivio per Isella, dove proseguo ancora a sx.
Ora inizia la dura salita per la Croce del Teso, alternando tratti pedalati ad altri con bici al fianco. Poco prima della Croce del Teso, si stacca a dx (777) il trail per il Motto della Capretta.
Qui altra sosta contemplativa... Si riprende a scendere lungo la dorsale, dove ad un primo tratto ripido segue un segmento pianeggiante, poi ancora discesa via via più ripida e tecnica, fino a sbucare sulla Traversagna.
Proseguo a sx su asfalto fino a raggiungere il podere "Ai Valloni". Qui imbocco lo sterrato a dx, che fiancheggia la tenuta. Scendo tra le vigne fino ad incrociare la ciclabile "Sentieri del Boca" che, presa a sx mi porta al Santuario e poi al punto di partenza del tour. Io invece modifico il tour e prendo a dx passando ancora tra le vigne in discesa e poi nel bosco, stando sempre sulla larga tagliafuoco. Spunto così dopo il Santuario nuovamente su asfalto e poco dopo al cimitero.
Se volete conoscere meglio questo e gli altri 3 itinerari, ecco il link dedicato:
http://www.areeprotettevallesesia.it/files/fenera_itinerari.pdf
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Commenti
98therik
11.09.2015 14:09
Il mio commento "che giroooooo, stupendo" ... Non sono mai stato al Motto della Pelosa , magnifico ( ho fatto anche io la foto come Te , girato di spalle ) ma peccato per la giornata nuvolosa ! Comunque nel complesso il giro merita veramente di essere fatto , l'unico tratto che non mi è piaciuto molto è stato il 776 che scende ad Isella , un po' sporco e in contro-pendenza in certi punti , però come si sa siamo biker e la sfide sono il nostro "pane" !
Poi la ciliegina sulla torta la 777 !
Ultimo giro dell'anno ( penso ) ma spero di no ! Continuo a seguire e a percorrere i Tuoi itinerari , ormai diventati una garanzia !
Ciao Black