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526 Periplo del Bisonte del Cesen |
Referente RENATO - (
cttbiker@alice.it ) - Ultima ricognizione: 14/03/2015
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 51 Km - Dislivello Sal/Disc = +2100 m
Quote min/Max = 255 / 1503 - Tempo Standard ore 7:30 min
Velocità media = 6,8 Km/ora - Ciclabilità su tempo 99% (a piedi 6 min)
Difficoltà Tecnica = 7/7 Difficilissimo - G.D. = 111 Difficilissimo
Avvertenze: la difficoltà tecnica è dovuta a un breve tratto WP G ,il sentiero in questone è corto 5\6 metri nulla di allarmante ma lo spazio e giusto per metterci il piede, 2 minuti a piedi e PRUDENZA, chi volesse evitare questo punto ,alla zampa di gallina puo proseguire dritto per raggiungere la strada della Guizza 80 merti più sotto
Chi non conosce il Bisonte del Cesen , bosco a forma di bisonte, punto di riferimento dalla pianura per riconoscere Pianezze e il Cesen.
Questo percorso lo punta dalla pianura per poi aggirarlo per il Posa Puner e malga Mariech, la partenza ad Guia per salire a Combai , il Madean , dopo il WP G la strada della Guizza , Pian de Farnè, casere Budoi, Posa Puner, quì prima del WP L 4 minuti a piedi dovuti alla pendenza, malga Mariech, si scende veloci su asfalto fino al WP M dove inizia un sentiero che conduce a col Balcon. Al WP N una breve rampa per poi scendere in direzione Valdobbiadene, una stradina che alla fine diventa piccante ci permette di rimanere in quota fino alla chiesa di San Floriano, si punta San Pietro di Barbozza e lasciandolo alla destra si sale per Sant Alberto, attenzione al bel sentiero che al WP O è consigliabile farlo a piedi . A questo punto c'è la possibilita di tagliare per asfalto fino a Giua , o proseguire con la traccia che sale per il cimitero per poi scendere dall'agriturismo
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Come arrivare al punto di partenza
Guiia si raggiunge da Treviso Nord ,seguendo la pontebbana fino a Ponte della Priola , poi svolta a SX direzione Soligo ,per poi seguire indicazioni Sernaglia Col San martino Guia
Cartina
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Commenti
pes
06.07.2015 13:37
In via Colmellere (dopo il centro di Combai), ho ritrovato una coppia di cagnolini ferocissimi, già conosciuti in passato e, come all'epoca, sono ritornato sui miei passi imboccando via Fume.
Al km 12 circa, la zona prativa è stata recentemente sfalciata, ma quando il sentiero si inoltra nel bosco, i rovi hanno iniziato ad invaderlo (5min a piedi): direi che la situazione non ha raggiunto il limite (dopo il quale fioccano le imprecazioni), ma non manca tanto.
Al wpt G, la traccia si perde in una fittissima vegetazione (già dal wpt F si nota la poca frequentazione del sentiero): dopo 10min da dimenticare, ho deciso di ritornare indietro, poco dopo il wpt F, e prendere per la strada della Guizza, come suggerito dall'autore.
La discesa sul 1009 è bellissima (flow tutto da gustare); solo sui brevi tratti di prato, erbe e fiori invadono parzialmente il sentiero, ma il fondo liscio e battuto non presenta ostacoli imprevedibili, e permette di avanzare serenamente.
Al wpt O, la vegetazione diventa estremamente rigogliosa proprio in prossimità del passaggio descritto da Ruotalpina: vista la non ciclabilità, consiglio caldamente di seguire la discesa per il 1014 al bivio che precede il punto incriminato di qualche centinaio di metri e riprendere poi la traccia senza alcuna difficoltà.
Da non sottovalutare l'ultima frase della descrizione: la salita al cimitero è molto tosta.
Ennesimo grazie a Ruotalpina!