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Monte Reixa -Parco del Beigua |
Partenza da Sciaborasca per evitare l’asfalto da Cogoleto , ma è possibile partire dal mare (vedi sito degli amici di Cicloalpinismo “Argentea le vie dell’acqua”.Si sale prima su asfalto e cementata verso le località Bossareo e Deserto , poi Bossino , Pescin in zona molto panoramica nonostante gli incendi passati , fino a costeggiare la Rocca Da Noce , senza possibilità di perdersi . La rampa è seria ma porta bene .Dopo la Rocca si prosegue per un breve tratto per poi svoltare a destra verso le borgate Gambin e Faie. Dopo Faie la strada diventa sterrata e sentiero e raggiunge il Bric Crovo. Si prosegue su evidente e bellissimo sentiero in salita e si costeggia il Brico Lagun .Anche qui è impossibile sbagliare , questo percorso porta prima sotto il Monte Sciguelo con la sua imponente croce ( che si può raggiungere a discrezione tenendo conto però che il giro è bello lungo e duro)e si giunge al Rifugio di Bric da Pata .Da qui se si va a sinistra si raggiunge il Beigue e la sua foresta di ripetitori , se no si svolta appena sotto il rifugio su bellissima inerbita che lascia a sinistra la cima Frattin e va a raggiungere la spettacolare dorsale dell’Alta Via .Qui panorama e divertimento ripagano della fatica , si passa da rocca Fontanassa, Cima del Pozzo, Cima Giassetti, Rocca del Groppazzo, Rocca Vaccaria ed infine si raggiunge il mitico Reixa . Ci sono diverse possibilità di discesa ma quella della crocetta rossa , diretta , nonostante qualche punto che ci obbliga a scendere è molto intrigante , divertente e anche assai panoramica con il mare proprio di fronte ( proprio come in inverno con gli sci da alpinismo che è ancora più suggestiva) Per il ritorno a Sciaborasca si può seguire la M blu e i vari segni , ma è complicata quindi consiglio vivamente il gps . E’ quasi tutta su sentiero , a volte rovinato ma perlopiù scorrevole e divertente in mezzo ad una vegetazione mediterranea incantevole .Dopo tutto il giro è un percorso faticoso ma che ci riporta alla auto senza scendere sulle strade asfaltate per poi dover risalire .Più facile se si è optato di partire da Cogoleto od Arenzano , ma si fatica di più prima . In ogni caso nel Parco del Beigua la fatica è sempre ripagata , per i sentieri , l’ambiente , gli animali che si incontrano , fiori eccetera . un posto davvero magnifico-
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