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M.TE VERENA M.TE ERIO |
Verso antiorario - quota min./max 1070/2000
Un itinerario semplice, panoramico (se la giornata è limpida) con una discesa finale divertente.
L’itinerario parte dal Laghetto Spillek nei pressi di Roana; iniziamo in salita su comoda forestale dalle pendenze moderate e dopo circa 7 km raggiungiamo la Malga dei Quarti (WP003 q.1660). Continuiamo a salire e dopo aver superato la Malga Verena raggiungiamo un bivio che prendiamo a destra sempre in salita. Le pendenze non sono mai sostenute e in breve, dopo una serie di tornanti saremo in cima al Verena (WP005 q.2000).
Dalla vetta se la giornata sarà limpida si potrà godere di un panorama a 360° verso gli altipiani circostanti, le Dolomiti di Brenta, la Catena dei Lagorai e le Dolomiti Bellunesi. Sono inoltre ancora visibili i resti dell’omonimo forte da dove partì il primo colpo di cannone che diede inizio alle ostilità nella 1^ Guerra Mondiale da parte Italiana.
Scendiamo dalla cima per un sentiero con segnavia che costeggia le piste da sci e in breve saremo all’asfalto, prendiamo alla nostra sinistra una forestale che aggira il Monte Agro ed in breve raggiungiamo la Casera Campolongo (WP006 q.1550) punto di partenza del Centro Fondo Campolongo.
Superata la malga prendiamo in salita a destra per 1 km la strada che porta al Forte Campolongo, altra testimonianza ben conservata della Grande Guerra che consigliamo di andare a vedere, noi lo abbiamo già fatto in un’altra occasione, quindi prendiamo a sinistra al bivio che dopo 2 km ci riporta all’asfalto.
Lo seguiamo in salita per poche centinaia di metri e poi prendiamo a destra la forestale che conduce al Monte Erio. Raggiunto il WP007 dovremo spingere per pochi minuti la bici per raggiungere la cima (WP008 q.1640).
Da qui inizia la parte ludica dell’itinerario, il sentiero con segnavia 803 che scende verso Roana è veramente divertente e tutto da guidare; fatta eccezione per la prima parte in falsopiano subito dopo la cima che è leggermente ostacolata da pietre e buche insidiose, ma non appena inizierà la “vera” discesa il piacere è assicurato.
Unica raccomandazione: dopo il WP009, leggermente a destra rispetto alla traccia c’è il “Buso Stonhaus” una sorta di cratere naturale, NON FINITECI DENTRO!
Il sentiero termina leggermente più in basso rispetto a punto di partenza, dovremo quindi pedalare ancora per qualche minuto per tornare al Laghetto da dove eravamo partiti.
N.d.a. : nel momento in cui abbiamo percorso questo giro, la discesa finale è stata ostacolata da diversi alberi caduti proprio nel sentiero, in alcuni punti quindi la traccia potrebbe risultare un po’ “strana” a causa dell’aggiramento dei tronchi.
01/11/2014
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