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014 San Mauro - Santa Giustina (BL) |
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Descrizione sul mio
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Salita molto ripida a due punti panoramici della Val Belluna: i pascoli sopra Cesiomaggiore ed una chiesetta abbarbicata in una valle impervia (forse retaggio di un culto pagano per le locali sorgenti), quindi prosecuzione in discesa su sentieri e sterrate fino al centro di Santa Giustina. Parte dell'itinerario è combinabile con uno già descritto:
Sant'Agapito - Prà di Montagna - Cesiomaggiore.
Partenza dal municipio di Santa Giustina, si punta verso Formegan, Bivai, e per sterrate si sale verso Castello, un anello permette di passare su un colle presso una delle (contestate) croce di Dozulé. Dopo un breve tratto asfaltato si prosegue per sterrate verso Marsiai e San Gregorio. Si oltrepassa un ponte sul Salmenega e si inizia a salire con pendenze micidiali, dopo un po' finisce l'asfalto ed inizia il fondo cementato, la pendenza qua e là si addolcisce ma non spiana mai.
Una deviazione ripida ma breve permetterebbe di visitare la chiesetta di Sant'Agapito.
Si prosegue per rampe cementate, ma in breve il fondo diventa sterrato le pendenze diventano più blande.
Salendo si vede un ravaneto (discarica degli sfridi di una antica cava, in pratica un ghiaione artificiale), con una digressione si può raggiungere queste lisce lastre di roccia che, dopo adeguata pulizia e spittatura, potrebbero diventare una bellissima falesia per l'arrampicata. Peccato che attualmente gli estimatori della placca siano una specie in via di estinzione...
La strada continua ripida fino a sbucare sugli ampi prati di Prà di Montagna, una terrazza fiorita sospesa sopra la Val Belluna.
Cesiomaggiore e la bassa Val Belluna all\\\'alba
Dopo un breve tratto in piano si sale per sentiero verso il ricovero Palmar e quindi si inizia a scendere, ai bivi si deve tenere sempre la sinistra.
Si ritorna sulla sterrata che taglia Prà di Montagna in quota, in breve la strada finisce e prosegue una bellissima mulattiera pianeggiante che porta ai ruderi di Casera Rissac.
Chiesetta di San Mauro sovrastata dalle imponenti pareti del Pizzocco
Si scende e si prende il sentiero a sinistra. La discesa è stupenda, scorrevole e con pochi passaggi tecnici. In breve finisce e si raggiunge un crocevia: dal basso sale una strada sterrata, due teleferiche partono in direzioni differenti, una mulattiera prosegue verso l'alto. Si inizia a pedalare verso la chiesetta di San Mauro in val Scura. Alcuni tratti obbligano a spingere, ed uno a spallare. Meglio avere scarpe adatte a camminare. Dopo il tratto più ripido e scassato si torna a pedalare in sella. In breve si giunge alla chiesetta sita in un punto panoramico.
Chiesa di San Mauro in Val Scura
Con un po' di arguzia si riesce anche a vistare questo antico luogo di culto.
Interno della chiesa di San Mauro
Si gira la bici e si ritorna da dove si è venuti, la discesa è divertente, i passaggi tecnici mettono alla prova le capacità tecniche ed coraggio, qualche passaggio obbliga a mettere a terra un (o due) piedi. Dove c'è il tratto esposto una lapide consiglia di smontare dalla bici e scendere a piedi.
Superato il tratto roccioso il sentiero torna ad essere scorrevole e divertente, si ritorna al crocevia e quindi si prosegue verso Campel su strada sterrata. Una deviazione a sx permette di scendere a Campel (bassa) per sentieri e mulattiere.
Quindi per strade si zigzaga qua e là e giunti a Campel ci si fionda verso l'alveo del Veses e successivamente per il divertente sentiero del'Altanon.
Si passa il Veses e quindi si prosegue su sentiero fino a Velos.
Si oltrepassa Velos su asfalto e si prende la vecchia strada sulla sx; prima del vecchio ponte si prende una strada, inizialmente con erba alta, che permette di continuare in sx idrografica, un sentiero permette di raggiungere (con qualche metro di salita) dei prati da fieno dominati da imponenti tralicci della AT (Alta Tensione). Superato un traliccio, una traccia nella vegetazione permette di raggiungere (a piedi) il prato sottostante, quindi si passa la roggia dei Molini e con un divertente sentiero fra il canale e la roggia si punta verso Santa Giustina.
La Roggia dei Molini alimentava svariati opifici di Santa Giustina, recentemente è stato restaurato il mulino di Santa Libera, visitabile pedalando fra Piave e Cordevole.
Difficoltà medio/difficile. I tratti impegnativi sono molto brevi (decine di metri). Per camminare sul tratto di salita e discesa più ripido ed esposto (poco sotto la chiesa di San Mauro) sono consigliate scarpe adatte anche a camminare (sconsigliate quelle rigide da xc senza suola).
Condizione fisica: duro. L'itinerario è breve e con dislivello moderato, però le pendenze sono molto alte e sostenute per svariati chilometri.
Sono graditi commenti per tenere aggiornato l'itinerario.
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Come arrivare al punto di partenza
sulla Strada Statale 51, a mezza via fra Belluno e Feltre, presso il municipio di Santa Giustina
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Commenti
adry85
26.10.2014 20:52