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Dalla pianura di S. Omero ai piloni del Ponte di Salino... |
Il percorso inizia in zona Bivio Corropoli, imboccando la strada di breccia di Via Sfasciaportone e poi, passando per la zona attorno alla via Tamerici di S. Omero, si sale per la chiesetta di San Michele Arcangelo, in località Sant’Angelo Abbamano.
Il luogo, in passato, era denominato Sant'Angelum ad Puteum forse per via dell'odore di una probabile sorgente di acque sulfuree. Oggi vi si trova una fontanella dell'acquedotto che permette un primo rifornimento di acqua.
Si scende quindi dalla discesa per imboccare la strada di sinistra che, in un piacevole sterrato ombreggiato da alte querce, si apre verso una strada di breccia che inizia con una cantina di produttore vinicolo e termina sulla SP8 del Salinello.
Attraversando la strada, si prosegue mantenendosi sulla strada di breccia che sale fino alla sommità del colle da cui si scorge la prima visione panoramica ad angolo giro: di fronte, il mare di Giulianova-Tortoreto. Ai lati, i monti del Gran Sasso e le colline di Colonnella e Ripatransone. Dietro, i Monti Gemelli.
Con una leggera pressione di freni, si può scendere velocemente fino all'incrocio con la SP11. Attraversandola, si scende ancora su strada sterrata, tra querce ed alti pioppi, fino alla contrada Fosso Grande di Poggio Morello.
Continuando sulla strada, in un piacevolissimo zig zag tra laghetti e fossi, si risale fino all'altro colle di Fonte Cerreto. Di nuovo, ci si può lanciare sulla strada di breccia che, dopo due curve a gomito, riporta alla strada della Fosso Grande. Attraversandola, si imbocca la prima salita impegnativa del percorso: quella che sbocca sulla SP262, nel tratto della parte alta del centro di Mosciano S. Angelo.
A questo punto, avendo fatto circa un terzo dell'intero percorso, si può anche fare una piccola deviazione verso il centro di Mosciano S. A. per un caffè...
Si scende per Via F. Crispi per poi attraversarla trovando la strada, tra le case di C.da S. Arcangelo, che diventa sterrata e, molto piacevolmente, arriva al Colle Santa Maria.
Qui si scende verso il fosso che risale, con tratto facile, sulla strada di breccia verso Colle Pizzuto.
Prosegue quindi una bella passeggiata di un paio di km fino a passare sul ponte sopra la A14 per scendere, subito a sinistra, ed imboccare la bella e quieta strada alberata di Via Vecchia per Montone fino alla SP10 all'altezza di Via Amendola di Giulianova.
Qui si gira a sinistra e, dopo circa 1km di asfalto, si gira a destra per scendere verso la pianura del Salinello.
Arrivati in prossimità di un altro ponte sopra la A14, si gira a gomito a destra per scendere a valle, su tratto pietroso, passando sotto i piloni del ponte dell'autostrada.
Finita la corsa in discesa, ci si trova sulla strada che corre parallela al fiume e, girando a sinistra, la si percorre fino all'incrocio con la SP10. Andando a destra, dopo un centinaio di metri si attraversa la SP8 del Salinello andando a destra e poi subito a sinistra per risalire gradualmente verso Tortoreto sulla stradina di campagna che costeggia il fosso di Cavatassi.
La stradina sale piacevolmente, con tratto facile, lungo il fosso. Dopo circa 1,5km, la si può lasciare per affrontare (non senza una forte determinazione) la ripida salita sulla destra. Passando in mezzo al vigneto, ci si trova sulla salita che, con un altro po' di sforzo, porta in C.da Settecolli.
Qui si fanno circa 200m di asfalto per prendere poi a destra, sempre su asfalto, la scorciatoia che esce sulla SP5A. Salendo ancora per altri 400m (circa) sulla SP5A verso Tortoreto, si raggiunge un incrocio con la strada di breccia denominata Via Lucerna.
E' l'ultima occasione per fare una impennata di adrenalina con uno zig zag tra le vigne. Si scende velocemente verso il lago per poi salire e scendere di nuovo sulla sterrata verso Via del Vecchio Forte.
Se sani, salvi e po' stanchi, si può procedere ad una leggera pedalata di defaticamento per circa 3km verso il punto di partenza.
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