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Langa-La rocca dei sette fratelli |
Dalla chiesetta di San Rocco si sale a destra prima su acciottolato e poi su strada in cemento, al termine di questo si imbocca una sterrata in discesa che si snoda a sinistra prima del giardino di una casa.
Si tocca l'asfalto nei pressi di un incrocio che troviamo alla nostra sinistra,si va al lato opposto in direzione Mango; fatti pochi metri, si piega a destra su una strada asfaltata seguendo le indicazioni per loc. Socco.La strada prosegue in piano costeggiando un capannone e, superatolo, si va a sinistra. La strada si snoda per un lungo tratto tra i pioppi, costeggia un rio e termina nei pressi di una borgata. Si va a destra dopo l'ultima casa e si sale per pochi metri,sì svolta a sinistra in salita fino al cortile di una casa; Qui si prende a sinistra, si costeggia una vigna, si raggiunge un gruppo di case e seguendo una strada inghiaiata in discesa sì arriva in strada asfaltata. Giriamo a destra fino ad un incrocio, dove si tiene la sinistra in direzione di Trezzo Tinella.Fatte alcune decine di metri, in corrispondenza di una piazzola si va a destra e si inizia a salire su una larga sterrata al centro di una vigna in ripida salita; si continua a salire fino ad un bivio, dove si va a sinistra, sempre in salita,si costeggia una vigna, si svolta quindi a destra e, dopo un ultimo tratto in salita, si giunge ad una casa. Si continua su una bella stradina sterrata in salita per un lungo trattomolto panoramico e si arriva nella strada asfaltata;si va diritto ad un incrocio e, quando la strada incomincia a salire, si imbocca una sterrata a destra che taglia un tornante. Ritrovata la strada asfaltata, si va a sinistra e, subito dopo un incrocio,ancora a sinistra, costeggiando un vigna in salita fino ad un gruppo di Pini solitari su una collinetta, da dove si gode di una vista stupenda. Si ridiscende sull'asfalto, dal lato opposto, si continua su strada pianeggiante andando dritto al successivo incrocio. Dopo un tratto in leggera salita si attraversa un gruppo di case, si giunge ad una rotonda e di qui al paese di Treiso.
Ora si può scegliere tra due itinerari:
Con il primo:si ritorna sui propri passi fino alla rotonda, si fanno pochi metri verso le case, e si scende a destra della prima abitazione su una strada inghiaiata che porta sull'altro versante della collina, si prosegue in discesatra le vigne fino ad uno slargo dove si va a destra camminando per un lungo tratto in discesa tra la vigna e il canneto sovrastante.AI termine si svolta a sinistra su una strada sterrata a tratti dissestatache costeggia la vigna e si tocca la provinciale nel fondovalle. Qui si incontra l'itinerario proveniente da loc. Canta. Si prosegue sulla provinciale verso destra fino ad un incrocio,dove si va a sinistra in direzione di Neviglie e, poco dopo il ponte,si va a destra per pochi metri e si imbocca quindi una ripida strada,dal fondo in cemento, che sale a sinistra.Si segue la stradina per un tratto molto lungo prima in salita quindi in piano e poi ancora in salita e si incrocia la provinciale poco prima dell' abitato di Neviglie.Si va a sinistra per un centinaio di metri e si giunge in paese. Dopo una visita al centro storico, si seguono le indicazioni del sentiero del Bosco per Neive.
Il secondo itinerario:da Treiso segue per un tratto le indicazioni del sentiero S1 di Treiso fino a borgata Canta, costeggiando le magnifiche Rocche "dei Sette Fratelli". Per meglio ammirarle si possono seguire le indicazioni della Strada Romantica che conducono ad uno spettacolare punto panoramico. Ritornati alla borgata Canta, si attraversa la provinciale e si seguono le indicazioni per borgata Parodi fino al secondo bivio,dove a destra si diparte una stradina asfaltata che porta a Trezzo Tinella.Andando a sinistra si fanno pochi metri, poi si sale su una sterrata,verso destra, in direzione di un piccolo ripetitore posto sulla sommità di una collina.Dopo avere osservato il panorama, consigliabile seguire per alcune decine di metri una larga sterrata, che si snoda in piano.Si scende a sinistra dopo il ripetitore,in direzione dell' asfalto sottostante; si gira a destra fino a raggiungere una grossa cascina.La strada diventa sterrata, passa di fianco alla casa, sulla sinistra, e continua in discesa tra una vigna ed un noccioleto; si continua sempre in discesa prima verso un pioppeto, si tiene la destra prima del pioppeto e poi si gira nel bosco in discesa:cercare una stradina sterrata, inizialmente erbosa, poco visibile ma esistente, si scende per un lungo tratto, fino ad arrivare alla provinciale nel fondovalle.Giriamo a destra e proseguiamo fino ad incontrare il ponte sul torrente Tinella,giriamo a sinistra verso Neviglie. Fatti cento metri giriamo a destra in strada asfaltata.Proseguiamo e fatti pochi metri, alla nostra sinistra troviamo una stradina, con fondo inizialmente di cemento.La prendiamo e, in dura salita, raggiungeremo la strada provinciale vicino a Neviglie. Giriamo a sinistra e raggiungiamo Neviglie. Si sale verso il centro e di fianco all'ufficio postale si prende una scalinata che porta al Parco degli Alpini, dove si può godere un panorama stupendo.Si ritorna sulla provinciale e si prende a sinistra verso Neive e,dopo un centinaio di metri, si va a destra verso loc. Bonora; al termine dell' asfalto si costeggia un agriturismo e, subito dopo il cortile, si prende un viottolo in discesa tra le vigne, tenendo subito la destra.Si tiene la sinistra ad un bivio e si giunge sull' asfalto. Si continua in discesa a destra, e dopo 500 metri circa, si nota sulla destra la strada proveniente da borgata Micca; Si continua su asfalto per cento metri, fino dopo le case, si imbocca così una sterrata in discesa sulla sinistra che si segue fino ad incontrare una stradina nel fondovalle. Si tiene la destra, si continua in discesa seguendo il fondovalle per un buon tratto fino ad incontrare una strada presso una grossa casa .
Si continua ancora per un centinaio di metri e, nei pressi di un ponticello,si va destra su una bella strada sterrata, inizialmente erbosa, che si seguefino a che termina sull' asfalto. Si svolta a sinistra e si giunge ad una rotonda; seguendo le indicazioni per Neive si giunge in breve al passaggio a livello. Si attraversa il passaggio a livello, si percorre per un breve tratto il Corso, poi si svolta a sinistra in Via Mazzini. Si sale per una scalinata che taglia i tornanti e si ritorna alla Porta di San Rocco.
La voragine ha un nome: Rocche dei Sette Fratelli. Ha anche un’origine geomorfologica ben precisa: deve la sua forma inusitata all’azione costante delle acque, che hanno sgretolato nel corso di secoli pareti di collina friabili per via della composizione marnosa. Tuttavia, agli occhi degli antichi, tale fenomeno non poteva essere liquidato in maniera così banale, così fredda. Da secoli, di famiglia in famiglia, si tramanda a Treiso il mito dei sette fratelli, che dà appunto il nome a questo luogo. C’era una volta un prato, là dove ora sono forre e dirupi, rifugio di volpi e pernici. In questo prato si recarono un giorno sette fratelli a falciare l’erba. Venuta l’ora del pranzo, li raggiunse la pia sorella, che sporse loro in un cesto una parca colazione a base di magro: era infatti venerdì, e bisognava osservar l’astinenza. I fratelli, evidentemente molto affamati per il duro lavoro e poco ortodossi in fatto di pratiche religiose, cominciarono a insultare la donna e a bestemmiare il Signore. Come se non bastasse, di lì a poco passò nei pressi la processione del Viatico: era uso un tempo che il sacerdote portasse la Comunione agli anziani del paese in forma solenne. I sette fratelli rifiutarono l’invito della sorella a sospendere il pasto e a inginocchiarsi con lei in raccoglimento. Non solo. Ripresero a bestemmiare contro Dio e contro i Santi, arrivando a sfidare il Cielo. Fu allora che il terreno sotto i loro piedi d’improvviso si aprì, inghiottendoli per sempre e lasciando salva la devota sorella su di una lingua di terra non franata. Le Rocche dei Sette Fratelli, poste su terreno di proprietà comunale, hanno una superficie di quasi 9 ettari. L’interno della grande faglia, troppo ripido per consentire la crescita di alberi, è quasi privo di vegetazione, eccezion fatta per arbusti di ginestra, ginepro e pino silvestre. Sui bordi più alti vegetano invece piante di alto fusto quali querce, gaggie, olmi. Ricca la presenza di selvaggina nel fondo più oscuro delle Roc
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Oniriko77
02.10.2014 15:43