Parco Adamello: Il Lago della Vacca

Si lascia l’auto a Val Dorizzo, nell’ampio parcheggio dell’hotel ristorante “Stella Alpina”. Si comincia a salire per l’unica strada possibile con direzione Gaver – passo Crocedomini. E’ una lunga salita asfaltata ma immersi in un bellissimo ambiente e poco trafficata soprattutto nei giorni infrasettimanali. Si passa la località Gaver al cospetto dell’imponente cornone di Blumone, la Malga cadino dove si riprendono un po di forze, e poi inizia la serpentina asfaltata fino al goletto di Cadino (1938m). Uno breve e veloce discesa ci porta al passo crocedomini (1892m) con annesso l’omonimo rifugio. Qui c’è un grosso incrocio e noi dobbiamo mantenere la destra rimanendo sulla strada asfaltata seguendo le indicazioni per Edolo – Breno. Ancora un breve tratto di discesa su asfalto fino ad incontrare un ampio parcheggio sulla destra nei pressi del rifugio e dalla malga bazena (1802m). qui giriamo a destra ed imbocchiamo la strada sterrata in salita. Sulla cartografia di riferimento questo è il sentiero N18, ma ora è stato numerato come sentiero n1 (il famoso sentiero dell’adamello che unisce il rif. Tita secchi al rif. Garibaldi). La salita è da subito parecchio dura e via via diventerà sempre più tecnica fino a diventare nei pressi della malga Fredda (2081m), un singletrack. Si continua a salire a destra ignorando lo stradello che va verso la malga, e poco dopo sarà visibile anche il lago Di valfredda. Qui si alternano tratti pedalabili a tratti con bici a spinta anche a causa delle lunghe “lingue” di neve che abbiamo incontrato il 22 giugno 2008, ma poi in estate il sentiero dovrebbe essere un po più agevole. Si raggiunge finalmente il passo di Valfredda (2338m) e da qui il sentiero comincia ad essere un po più agevole perché, anche se sconnesso, procede alternando tratti piani a lievi salite e discese e diventa un ottimo esercizio di equilibrio. Il fondo peggiora ulteriormente fino a diventare impraticabile in sella ma siamo ormai nei pressi del passo della vacca, il punto più alto del giro posto a quasi 2400m di quota. Da qui si apre uno scenario veramente mozzafiato con il lago della vacca immerso in una culla granitica. Sulla destra del lago è ben visibile il rifugio tita secchi (possibilità di ristoro) e il rifugio rosa(? Mi pare…).
Meglio lasciare le bici in prossimità del lago e scendere al rifugio a piedi, viso che poi risalire con le bici è decisamente poco agevole.
Si ritorna al passo della vacca e si scende mantenendo la sinistra sul sentiero N19 che scende in direzione della corna Bianca. La discesa è decisamente adrenalinica con la prima parte in leggera discesa sul fianco della parete. Poi inizia una serie di tornantini “aerei” dove il fondo non proprio compatto partecipa a complicare le cose. Terminati i tornantini inizia un tratto tecnico su rocce che richiede un’ottima padronanza del mezzo per essere affrontato tutto in sella, che termina nei pressi di un piccolo pianoro prativo ai piedi della corna bianca. Si prosegue mantenedo la corna bianca sulla nostra sinistra ed ora il sentiero si fa sabbioso con un paio di passaggi tecnici e sempre più scorrevole fino a diventare un’ampia carrareccia. Si scende velocemente fino ad incontrare l’asfalto nei pressi della località “goletto di gaver – malga cadino” dove eravamo saliti in precedenza. A questo punto, per raggiungere l’auto senza fare tratti asfaltati in discesa, ci sono varie possibilità e una è la seguente:
Si risale al passo crocedomini che sono altri 150m di dislivello tranquilli. Si entra nell’area del parcheggio alla destra del rifugio e si noterà sul fondo, l’imbocco del sentiero 424 per val dorizzo (ben segnato).
Inizia la seconda e meravigliosa discesa su singletrack che in breve ci porterà in piena val sanguinera nei pressi della malga Rondenino Basso (1664m). Lasciamo la malga sulla destra e proseguiamo in discesa a sinistra sempre su sentiero. Si passa la località tovaioli, malga sanguinera, si continua in discesa fino ad incontrare la cascina serese, ove il nostro sentiero sbuca su un ampia sterrata. A sinistra sale una cementata con indicazione sentiero Cai 429, guardate invece a destra e vedrete l’imbocco di un sentiero (nessuna indicazione)che vi porterà dritti a val dorizzo a recuperare l’auto




Come arrivare al punto di partenza

si segue la statale del caffaro fino alla fine del lago d’idro, si seguono le indicazioni per bagolino e gaver (localita sciistica). Quattro km dopo bagolino, si raggiunge Val Dorizzo che è il punto di partenza

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Commenti

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adiorma

14.09.2009 22:24

grazie mille per la descrizione del giro molto dettagliata : ti meriti un 10 e lode
fatto il12/9/09 con roby e orly ciao
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Muzu

16.09.2012 12:30

Grazie della traccia. La discesa non è stata tra le più esaltanti di quest'anno, ma è stata divertente. Paesaggi bellissimi.
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adiorma

06.10.2012 18:25

Dal passo della Vacca è stato sistemato (lastricato) e reso completamente ciclabile (anche in salita con una buona gamba) il sentiero che scende sulla destra del N 19 fino alla corna bianca e giù fino alla carrareccia .In pratica il primo anello si può fare anche in senso antiorario .
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Muzu

06.10.2012 22:50

Adiorma, il sentiero lastricato non é quello della traccia.
La traccia prevede, al posto di quello che hai fatto tu, una serie di tornantini stretti su fondo di sassi smossi, tutto (se non ricordo male) fattibile in sella ma decisamente più impegnativo del lastricato.
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leprottello

09.07.2020 01:31

fatto oggi , è un bel giro , ma non lo rifarei , ce ne sono di migliori , piu ciclabili.
la ciclabilità completa è del 55% in salita ( nello sterrato ) e del 90 in discesa ( sempre di sterrato.
SALITA : fino a bezena è asfalto , nessun problema. Da Bezena in poi c'è una mulattiera che parte ripida e per un buon 75% è portage , ci sono massi troppo grossi per stare in sella. Arrivati al monte Mattone si va verso il Passo delle Terre Fredde che è per il 50% a spinta sempre per massi troppo grossi sotto ruote.
Dal Passo sino al Lago Vacca è ciclabile per il 60% , sempre per massi troppo grossi e smossi , è impossibile usare la mtb.

DISCESA : dal Lago sino alla Malga Cadino è il poezzo piu bello e praticamente 100% ciclabile. Da li sino al Crocedomini è asfalto , per poi ricominciare la discesa su un sentiero poco tenuto , all inizio erba alta , faticoso anche vederlo. ciclabilitò 50% e solo l inizio perchè poi si trasforma in un torrente , impossibile ciclabilità. Poi arrivi su una mulattiera che porta all arrivo.

Tot 6 ore . è un bel giro , panorama bellissimo , ma poca ciclabilita continua . Da fare...ma non da rifare.

Infos

Inserito da
milzo
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
18.05.2009
Località
SS669, 25072 Bagolino BS, Italia
Regione
Lombardia
Tempo Percorrenza
5/7 ore
Distanza
40
Dislivello
1600m
Difficoltà tecnica
difficile
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