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465 Monte Novegno e forte Rione da Santa Caterina. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 27/08/2014
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 26 Km - Dislivello Sal/Disc = +1120 m
Quote min/Max = 710 / 1690 - Tempo Standard ore 3:30 min
Velocità media = 7,4 Km/ora - Ciclabilità su tempo 97% (a piedi 6 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 60 Medio/Difficile
DESCRIZIONE:
La salita avviene sul versante sud del monte Novegno; pendenza regolare, attorno all'8%. A contrada Rossi, poco prima del bivio una fontana (fate riferimento perché è l'unica) poi si trova ind. Novegno a sx (torneremo poi in discesa da dx). Bel bosco e asfalto fino a q. 1060 poi si continua a pendenza costante ed ottimo fondo sterrato fino alla fine del bosco e poi con panorami sempre più ampi fino a q. 1510 dove, oltrepassato un cancello, ci si trova sul bordo della "Buca di Novegno", una specie di gran catino erboso con dentro la malga Novegno che in estate offre prodotti piatti tipici e vari formaggi prodotti in loco. Si tiene il bordo di sx e si punta alla vetta più alta: il monte Rione con sotto la cima l'omonimo forte. La salita presenta ora maggior difficoltà per tratti dal fondo smosso con ghiaino tuttavia rimane ciclabile fino in cima, a q. 1690. Vari tabelloni, con osservatorio geografico, aiutano a decifrare lo stupendo panorama 360° che da qui si gode. Altri tabelloni - storiografici di cui è disseminata la zona del Novegno/Piaforà narrano di vicende della 1^a guerra che fu lungamente e sanguinosamente combattuta su questo fronte. Nei fine settimana, in estate, il rifugio sotto la cima fa servizio, negli altri giorni bisogna scendere alla malga. Tornati alla base (wp E 1600) si arriva presto al passo Vaccaresse poi ci si porta sul versante nord, verso l' omonima malga e qui si trova un tratto in lavorazione: terreno smosso con fango e sassi, poco ciclabile anche se probabilmente in futuro verrà consolidato. Scesi in G1 1515 si lascia il tratturo di sx (per m.ga Vaccaresse) e si prende il sentiero di dx per passo Campedello. Anche questo tratto richiede abilità per stare in sella: umido con sassi sparsi ed anche brevi tratti esposti (a piedi però nessun problema). Dopo 400 m circa il sentiero si allarga e su bel fondo erboso si arriva in G2; una breve digressione fino al passo con pozza, tabelle e lapide è consigliata. Poi per bella salita su fondo erboso ci sia avvia verso malga Campedello e poco oltre si scollina a q. 1540 vedendo riapparire la Busa di Novegno. Il percorso sfiora la malga ma se volete ristoro e servizi è il caso di andarci; ormai le fatiche sono quasi finite: basta uscire dalla buca risalendo di una 20-ina di m. Ripartiti dalla malga, poco più sotto un inatteso problema: la stalla J1 1490 è contornata da uno strato color marrone... e non è solo fango !.. con tempo asciutto si passa bene, ma se il "fango marron" è anche bagnato si può valutare l'alternativa di tornare a ritroso fino al wp I 1415 e da qui, sull'evidente carrareccia, fino a L 1510 dove si torna in traccia. Ancora in piano si giunge in M dove si apre e chiude un cancello. Ed ora inizia la lunga discesa; la pendenza media si aggira sul 12 % ma il fondo, discreto all'inizio, presenta poi vari tratti assai sconnessi e scavati profondamente dalle recenti piogge. Dopo 12 tornanti ed 2 sbarre superate si perviene in O 910 sulla strada asfaltata in loc. Cerbaro. Poco dopo si arriva in contrà Rossi dove si chiude l'anello e da cui si scende rapidamente a S. Caterina per la strada già percorsa in salita.
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Come arrivare al punto di partenza
Si percorre l'autostrada della Val D'astico (A31) fino all'uscita Thiene/Schio; si seguono ind. per Schio e poi per Rovereto (S.P. del Pasubio). Oltrepassato Schio si troverà sulla dx la deviazione (via Lungo Gogna) per Poleo/Santa Caterina. Dopo circa 8 Km di salita si arriva a Santa Caterina (q. 710). Ad inizio paese sulla dx, c'è un gran parcheggio (P.P. della trattoria "Da Giovanni"): è buona norma chiedere il permesso e fare almeno una consumazione.
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