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Giro Turistico del basso Lago d'Orta |
Lago d'Orta, uno dei più belli e amati laghi italiani. Conosciuto anche a livello internazionale, si distingue da tutti gli altri per essere un luogo romantico, a misura d'uomo e con due perle: Orta San Giulio e la sua isola ci fa prendere la vita con calma e staccare la spina dalla frenesia di ogni giorno.
Non voglio però limitarmi a farvi visitare solo questi luoghi che devono essere un "must" se visitate la zona, ma se volete scoprire (ovviamanente in bici) belle stradine immerse nei boschi a pochi metri dal lago, poco conosciute dai turisti, allora seguitemi nel tour di oggi e non ve ne pentirete.
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Qui le foto del giro:
https://photos.app.goo.gl/8iqhNws9zen9Uz3BA
Si parte da Gozzano, paese di ingresso a sud del lago, dopo aver lasciato l'auto nel comodo parcheggio della "Bemberg".
Alla rotonda prendiamo a sx e iniziamo a scendere verso il lago. Dopo 1,2 km. dal punto di partenza prendere la strada sterrata a sx che si stacca dal quella bitumata che porta al lido di Gozzano.
In un'attimo siamo in riva al lago, iniziando a percorrerlo (tenendolo alla nostra dx) a ritmo tassativamente lento per le tante belle viste che ci offre. Si percorre ora una bel tratto in facile sterrato nel bosco sempre a pochi metri dal lago, fino a raggiungere Punta Casario e poi il paese di Lagna.
Si torna sull'asfalto ma dal traffico veicolare scarso, raggiungendo Prorio e il bel paese di Pella che merita una sosta nella sua graziosa piazzetta, da dove prenderemo poi il battello per Orta San Giulio (13,50 euro per 2 persone bici comprese - a noi le hanno fatte caricare, ma nei giorni di forte afflusso turistico non è detto).
Abbiamo così anche questa bella esperienza di navigazione con viste panoramiche un pò diverse dalle solite.
In 7 minuti arriviamo a Orta direttamente nella piazzetta principale del borgo (uno dei più belli d'Italia):
https://www.youtube.com/watch?v=C0E2FAtWTQc.
Vi invito a fare una visita alle piccole stradine che lo compongono per poi dirigersi verso sud, tenendo sempre il lago alla nostra dx. Iniziamo così a salire raggiungendo l'hotel/ristorante pluri stellato "Villa Crespi".
Ora avete tre alternative:
- la prima: alla rotonda prendere subito a dx costeggiando tutto il lago fino a Gozzano: ma questa variante è quella che presenta il maggior traffico veicolare, per cui la meno tranquilla;
- la seconda: alla rotonda proseguite diritti passando Legro e dirigendovi a Miasino salendo così e vedendo il lago con altri panorami. Passate poi per Vacciaghetto, Vacciago ed infine di nuovo a Gozzano. Eviterete così la strada trafficata di bordo lago, ma percorrerete sempre una strada bitumata più tranquilla e panoramica;
- la terza (che è anche quella caricata nella traccia): alla rotonda proseguite diritti per il "paese dipinto" di Legro dove su molte case si noteranno caratteristici dipinti. Svoltate poi per la stazione di Miasino continuando sempre diritti su tranquilla strada bitumata che poi diverrà sterrata fino a raggiungere il paesino di Carconio. Passato il paesino prendete la diramazione per la Torre di Buccione, un facile single-trail. Ritrovato l'asfalto, prendete a dx e se volete, sulla dx si stacca una sterrata (ripida in alcuni punti) che in 5 minuti vi porta alla Torre di Buccione da dove si ha una fantastica vista panoramica della parte finale del lago:
https://www.youtube.com/watch?v=Jl5khU4eVH8 Chi invece vuole evitare questo tratto che è il più faticoso di oggi, può proseguire diritto e poco più avanti prendere lo sterro che si stacca a sx. Passiamo nel bosco nei pressi di Bolzano Novarese e infine siamo di nuovo sulla statale percorsa all'andata che ci riporta a Gozzano.
Tirando le somme un bel tour che dividerei in due:
- la prima che è senz'altro la più bella, divertente e facile fino a Pella;
- la seconda che parte poi da Orta San Giulio bella inizialmente, diventa poi un pò più impegnativa causa la risalita lungo il traverso a est del lago, con qualche piccolo strappetto. Panoramicamente di poco interesse (qualche vista lago comunque non manca) perchè percorsa quasi totalmente nel bosco (belle però le sterrate). Il punto di forza è senz'altro la vista dalla Torre di Buccione: data la brevità della salita, chi non riesce a pedalarla può accompagnare la bici senza problemi.
Questa escursione ci farà apprezzare le bellezze principali di questo incantevole lago senza per forza percorrerlo nella sua interezza: la restante parte (quella più a nord) è di poco interesse (e anche molto più dura e selvaggia) se non per alcuni bei tratti nei boschi facenti parte dell' "Anello azzurro".
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
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