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MONTE VELINO II |
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Verrebbe da dire: “ non affrontate questo itinerario”. Traversata vivamente sconsigliata ai più. Solo chi è fermamente motivato ad esplorare il “lato oscuro” del Velino può azzardare la discesa infernale per la via direttissima numero 5. E’ la seconda versione del Monte Velino, più disumana e imprudente rispetto alla prima che implica la bella discesa nel Vallone di Sevice. La fase di ascesa è sempre quella che si snoda dalla vecchia miniera di Campo Felice al Rifugio Sebastiani lungo l’affascinante Val Leona. In portage si sale al Colle dell’Orso per perdere poi circa centocinquanta metri direzione Sella del Bicchero. Mantenendoci sul sentiero n.1 si spinge ancora in portage alla Selletta del Cafornia. Si vira a dx per la cresta panoramica sopra la Valle dei Briganti. Finale tratto in portage e si tocca la vetta del Monte Velino. Ci sono due vie direttissime che precipitano entrambe al Colle Pelato. Scegliamo il sentiero di destra ossia il numero 5. Si scorgono i suoi primi cinquanta metri che appaiono non troppo esagerati riguardo a pendenza ed insidie ma è soltanto un’illusione. La traccia che cade giù per la cresta è disumana, difficile, pericolosa ed in alcuni punti esposta, pertanto, almeno fino a quota 2100m , si raccomanda la massima attenzione. Più a valle il sentiero diviene benevolo ma pur sempre insidioso sino ad un ostico passaggio su roccia che potrebbe essere non facilmente superabile se si è in solitaria e privi di una corda di sicurezza. Al Colle Pelato, terminano le difficoltà, traversiamo verso sinistra per la Fonte Canale. Una veloce carrareccia porta a Massa d’Albe e di conseguenza si raggiunge Magliano dei Marsi tramite bitume.
CINGHIALE 20/07/2014 Campo Felice (AQ)
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rpapero
26.07.2014 06:25