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Colline del Salinello: tra Sant'Omero e Mosciano Sant'Angelo |
Giro molto piacevole con alcuni tratti impegnativi. Critico in inverno per via del fango che, guarda caso, si troverebbe nei punti più belli del percorso.
Si parte dalla zona Bivio Corropoli e, con un brevissimo tratto in asfalto ed il resto in sterrato, ci si ritrova sul fondovalle del Salinello. Da qui si trova quasi subito l'attraversamento con il ponticello da cui si sale sull'altro versante per la strada di breccia che porta Poggio Morello. Alternativamente, si può prolungare il tratto in bitume sulla SP8 per arrivare all'altro ponte che, passando davanti all'agriturismo, con pendenza leggermente più impegnativa, si arriva comunque al versante di incrocio con la SP11.
Sulla parte più alta della collina, si può ammirare il panorama a 360 gradi del mare e delle montagne del Gran Sasso e della Laga.
Ci si lancia quindi subito in forte discesa sulle sterrate che portano alla C.da Fosso Grande. Si ritrova poi la strada di breccia costeggiando il fosso e poi risalendo verso la prima collina.
Senza un attimo di sosta, ci si lancia di nuovo sull'altra strada brecciata che riporta alla strada provinciale verso Fonte Cerreto. La si attraversa per iniziare la seconda salita impegnativa del percorso: quella che conduce all'abitato di Mosciano S. Angelo (sulla destra della mappa si può notare un'altra salita parallela a cui si arriva con un tratto pianeggiante sul terreno. Tratto sicuramente più piacevole ma più impegnativo).
Arrivati sulla SP262, si fanno circa 2km su bitume alla ricerca di una fontanella per reidratare i liquidi persi nella salita.
Si scavalca quindi il Colle Montone arrivando ad un sentiero in mezzo ai vigneti da cui si gode la vista più panoramica del percorso: la visione completa del Gran Sasso, dei Monti della Laga e del monte Ascensione. Ed anche dei dolci rilievi collinari attorno a Colonnella.
Attraversato il vigneto, si arriva all'incrocio con la SP che, da Sant'Angelo a Marano, riporterebbe al Salinello.
Ci lanciamo invece a tutta velocità verso il fossato e poi, con strada sempre sterrata e molto impegnativa, si pedala sul tratto più bello dell'itinerario in mezzo alle querce.
Arrivati alla chiesetta di Croce del Fiore, ci si è meritati tutta l'acqua che può sgorgare dalla fontanella.
Si potrebbe scendere subito sulla strada brecciata e piacevole di Colle Troia (molto piacevole)
- con il tratto più bello del percorso - risale su strada sempre sterrata ma stavolta scegliamo di continuare verso Bellante.
Facciamo un breve tratto sulla SP262 per poi prendere la stradina brecciata in ombra che, mantenendosi sotto la SP, ci regala un po' di ombra utile a rinfrescare un po' dai sudori ancora non asciutti.
Scendiamo quindi sulla SP13 ma facendo una piacevole deviazione per una strada brecciata che porta al fosso nei pressi di Villa Tassoni.
Qui ci accorgiamo che abbiamo fatto abbastanza deviazioni e non è il caso di farne altre... Ritorniamo quindi alla SP del Salinello percorrrendola fino all'incrocio con la sterrata che, passando davanti la Cantina Valori, riporta al sentiero delle Pinciaie di Sant'Omero. Facciamo tutto il tratto pianeggiante della brecciata di Via Scendella per ritornare alla Via Sfasciaportone e quindi al punto di partenza.
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Commenti
ride2slim
15.08.2014 04:14
altra cosa.. il tratto del fossato e delle quercie come siamo messi ad insetti? mi sono ritrovato in mezzo ad uno sciame di tafani settimana scorsa che mi hanno fatto la festa, e vorrei evitare un nuovo stop. grazie e a presto