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Framura-Bracco-Deiva 2 |
Itinerario di soddisfazione che concatena la discesa su 3 diversi sentieri mantenuti e in buona parte anche aperti dai bikers di Deiva.
La partenza del primo sentiero – battezzato “Persico” – e’ sull’ Aurelia tra le localita’ Baracca e Tagliamento, bisogna scavalcare il guard rail in corrispondenza di una curva, seguire la traccia. ATTENZIONE: C'e' una deviazione secca dal sentiero principale verso destra, da non perdere per non finire in un campeggio e troppo in basso ripetto all' attacco del sentiero successivo.
Questa discesa e’ un single-track abbastanza facile ma molto panoramico, che deposita sull’ asfalto della strada Tagliamento-casello autostrada.
Si risalgono circa 300m di questa strada e si prende a sinistra per il sentiero “Dele” , questo piu’ lento e tecnico con gradoni e tornantini nella parte mediana, ma niente di impossibile.
Finito questo, ci si ritrova sulla strada per Mezzema che si risale fino al casello. Da qui si scende per qualche centinaio di metri fino a una freccia nera che indica a ds (sull’ asfalto si vede poco …) Si scavalca il guard rail e si prende il sentiero realizzato dai bikers (“Fumarupe”) che con due ripidoni piuttosto impressionanti – ma non pericolosi - deposita sul sentiero pre-esistente, attrezzato però con passerelle, drop e salti. Questa parte e’ flow e divertente, ma occhio alle gomme – sassi taglienti qua e la.
Quest’ ultimo sentiero deposita sul rettilineo di deiva, all’ altezza del campeggio, Attenzione all’ uscita, su scalinata senza parapetto.
Da qui passando da Cadelazzino si torna a Costa di Framura.
Il giro sono circa 1000m D+ partendo da Anzo, che si riducono di circa 250m partendo da Costa.
Buon divertimento.
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Commenti
richibari
26.08.2014 22:59
la discesa è lunga: poca pendenza e poi le risalite ...
io lo ho fatto da Deiva (in 3 ore andatura tranquilla); quota max 600, in totale 700 mt dsl con le due risalite tra i 3 sentieri.
il primo è un poco banale fino alla "deviazione secca", poi diventa più divertente anche se molto facile; il secondo diventa un poco più impegnativo, il terzo è quasi un percorso da bike park. il ripidone l'ho fatto, ma le rocce sono proprio taglienti; lì le ho temute in caso di caduta, nel tratto in mezzo le ho temute per le gomme (le ho tenere); la parte finale del sentiero preesistente richiede impegno per fare i passaggi più stretti senza mettere i piedi a terra.
Perfetta la descrizione, grazie @gattodimarmo !
e soprattutto grazie ai locals che hanno sistemato questi percorsi.