Itinerari Mountain Bike

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NERONE VERT LINES

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A mio parere le due linee più vert del monte Nerone: una, già esplorata in passato, precipita su Piobbico con il sent. 2; la seconda passa per la grotta delle Tassare (il complesso sotterraneo più profondo delle Marche, per ora...) e si getta sul paesino di Bacciardi col sent. 12.

Lasciamo il mezzo a motore sul ponte della strada statale apecchiese (provenendo da Acqualagna) dove è ben visibile a dx il cartello per Fosso dell'Eremo; in bici continuiamo vero Piobbico fino al bivio con le indicazioni delle località Acquanera e Rocca Leonella; saliamo e superiamo di pochissimo il paesino di Acquanera e a dx prendiamo la asfaltata, poco in disuso, che ci porta al monte Nerone dopo circa 10 km. A quota 1300 mslm circa si trova il bivio che, presa la strada in discesa, conduce al rif. Corsini.
Sotto il rifugio si percorre per prati il declivio (prati del Conte) fino al sottostante bosco, seguendo i pali della corrente dove sono disegnati i segnavia: non entriamo nel colatoio a fianco al bosco, ma a sx si lambisce quest'ultimo fino ad un omino a quota 1080 mslm (sentiero largo e ampia “S” a dx): oramai il sentiero è ben distinto e lo si segue senza indugi.
La vert line si staglia sotto di noi e cade su Piobbico con impressionante veduta (sconsigliato a chi soffre di vertigini e con il fondo bagnato.....): sentiero molto tecnico e con alcuni tratti esposti dove è vietato cadere... molto molto impegnativo e altrettanto divertente per chi ama il genere!
Passiamo per i ruderi dei Muracci (Castello di Mondelacasa) dove il sentiero ci dà tregua.... ma poi si farà ancora più duro ed esposto!!! attenzione ai passaggi sulla cresta finale: se cadi muori!
Terminiamo proprio all'interno di Piobbico presso il campo sportivo (fonte).
Riprendiamo l'apecchiese in direzione di Acqualagna e, al medesimo bivio di prima, sempre per a
asfalto risaliamo a Acquanera, quindi a Bacciardi e poi Cardella: scendendo da qui su un tornante a dx inizia la nostra seconda risalita: la carrareccia è invitante ma implacabile!! 700 m D+ di poussage e portage psicotici!
Arriviamo alla caciaia Mochi 1182 mslm passando per fonte Ghiacciata, dove la strada termina ed inizia il sentiero; prendiamo la asfaltata in salita fino a quota 1400 mslm. Dopo aver passato un casolare con numerosi abbeveratoi, entrati nel bosco per un centinaio di metri, sulla dx parte il sentiero 12: prima largo nel bosco, poi in cresta per un paio di cento metri, quindi si getta a piombo sul Ranco Moro seguendo la linea di max pendenza. Alcuni salti di roccia, sentiero tecnico e sconsigliato con fondo bagnato ... poi prato con zolle erbose!! attenzione ai segni avari e soprattutto tenersi verso la sx dei prati sul bordo dello strapiombo (!!), fino ad incrociare il cartello che indica la grotta delle Tassare (potete scendere a visitarne l'ingresso 50 metri sotto lo strapiombo con il sentiero segnato: vi accorgerete di esservi giunti per la corrente d'aria fredda in uscita che vi lambirà le gambe).
Si punta ora decisamente verso dx scendendo: ora i segnavia sono ben distinti e numerosi. Il sentiero è più rilassante con i numerosi tornanti e il fondo abbastanza pulito; l'ultimo tratto lascia a desiderare perché su una vecchia carrareccia. Terminiamo a Bacciardi e, al centro di questo, il sent 8 ci condurrà al Fosso dell'Eremo. La parte alta, appena scesi alla fine del paese, è chiusa da un albero caduto con fronde alte: attraversatelo comunque, perché dietro c'è il divertimento puro: un pezzo di crinale tipicamente romagnolo è stato estrapolato e incastonato sopra il Fosso!!
Arrivati al fiume ci si può rilassare col simpatico single track intervallato dai guadi rinfrescanti, che ci condurrà prima ai ruderi dell'Eremo e poi al ponte dove abbiamo lasciato l'auto.

alcune foto qui https://www.facebook.com/francysantoni72/media_set?set=a.758801997484505.1073741862.100000641363898&type=3
2300 m D+
40 km
8 ore

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