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PREALPI TREVIGIANE # 22 - IL SENTIERO 1007 |
Verso antiorario - quota min/max 230/1510
Partiti da Valdobbiadene seguiamo per 8 km in leggera salita la strada asfaltata che conduce a Miane e Follina, superato l'abitato di Guietta prendiamo a sinistra (WP B) la strada del Madean. La salita è una super classica per i ciclisti delle ruote strette, alterna tratti più impegnativi ad altri che concedono un po' di respiro. Ad un tornante sinistrorso (WP C) dopo altri 8 km imbocchiamo la sterrata che in 2 km circa ci porta a Forcella Mattiola (WP D).
Prendiamo ora il sentiero in ripida salita che ci costringe a spingere la bici per qualche minuto, ma una volta risaliti in sella in breve tempo saremo al Rif. Posa Puner (WP F) a quota 1320 dopo circa 19 km dalla partenza.
Continuiamo in salita su una comoda sterrata che aggira il Monte Cimon fino ad una selletta, una leggera discesa e poi ancora in salita, superata una malga sulla nostra sinistra giungiamo al WP G dove saremo costretti a spingere ancora per qualche minuto la bici. Superata questa ultima fatica e risaliti in bici, al km 22 circa passeremo per la Malga Forconeta q.1380 (WP H) da dove vedremo la fine della salita ovvero la Malga Marich a quota 1510 che raggiungeremo dopo altri 2 km e 24 dalla partenza.
Il posto merita una sosta per riprendere fiato, ammirare il panorama e per prepararci al meglio per gli 8 km di discesa che ci attendono. Raggiungiamo il Monte Barbaria su asfalto e giriamo a sinistra in direzione della croce da dove parte il sentiero 1008 che scende senza particolari difficoltà verso Pianezze.
Dal piazzale seguendo adesso il segnavia 1007, prendiamo il sentiero che parte a sinistra di un capitello e che ci riporterà a Valdobbiadene. Il sentiero è molto divertente, e scende intersecando spesso la strada asfaltata quindi, onde evitare di essere investiti, prima di uscire dal sentiero per attraversarla è bene controllare che non ci siano veicoli o ciclisti in veloce discesa.
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Commenti
Scaveon
29.06.2014 23:23
il sentiero, benchè non sia ripido o tortuoso, ha su quasi tutta la lunghezza un fondo di pietrisco smosso e rocce, a volte anche appuntite, che lo rendono uno spaccabraccia per chi non ha forcelle generose, e diventa insidioso con il bagnato.