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Gran tour del basso Mottarone |
Stupendo itinerario che permette di visitare alcuni dei più bei sentieri della zona del Mottarone.
La partenza è a Invorio inferiore, in via Conciliazione, da qui si inizia la famosa ascesa verso il Monte Barro sulla dorsale V0 e da li, sempre su comoda strada gippabile, si giunge alla Cappella del Vago. Seguendo la dorsale V0 si affrontano sali e scendi in successione fino a giungere alle pendici del Monte Cornaggia e successivamente si sbuca sulla strada asfaltata che collega Armeno a Gignese, dopo un breve tratto di asfalto una svolta a sinistra ci introduce su una ripida mulattiera che conduce alle pendici del Motton Salè. Aggireremo il Motton con uno splendido singletrail immerso in una lussureggiante faggeta, giungendo così presso Il Terimine, noto crocevia lungo il Sentiero Azzurro.
Qui possiamo seguire la larga strada più battuta fino alle pendici del monte Falò (tappa obbligatoria per la bellezza del paesaggio), oppure in alternativa, possiamo prendere un singletrail alla nostra destra (come nella traccia gps) che ci farà transitare in mezzo a boschi e prati qualche decina di metri più sotto la strada principale, per poi ricongiungerci alla stessa pochi centinaia di metri prima dell'abitato di Coiromonte.
Giunti a Coiromonte si effettua una repentina svolta a destra per rituffarsi in una divertente mulattiera montana che dopo una lunga discesa ci introduce ad Armeno, qui si consiglia di seguire la traccia in modo da evitare le strade più trafficate e attraversare i verdi prati nei pressi di Pisogno, giungendo fino quasi ad Ameno.
Ora non ci resta che l'ultima salita al Barro ed il giro è terminato, se avete voglia di pedalare ancora un po' potete risalire fino alla Cappella del Vago e da li prendere il sentiero sulla destra (VE2) giungendo in un lampo in centro ad Invorio.
In conclusione, uno stupendo itinerario che offre memorabili scorci sui due laghi e sulle prealpi, con una gran varietà di sentieri e strade divertenti ed emozionanti, sia in salita che in discesa a patto di possedere l'adeguata preparazione fisica.
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Commenti
Black Devil
10.07.2014 20:39
- la prima fino alla strada asfaltata tra Armeno e Gignese: fino a qui continui saliscendi (se si esclude la dura salita all'inizio del percorso col 14% di media) che hanno nella zona del Monte Cornaggia la sua apoteosi (conosco bene queste zone e meritano, meritano, meritano);
- la seconda invece molto più aspra e selvaggia che, dopo aver attraversato la strada per Gignese inizia con pendenze e terreno impedalabile (1,5 km. con pendenze medie del 15%). Bello in single-trail seguente fino all'Alpe Taiè e il lussureggiante e rilassante bosco. Bello anche il single-trail che si stacca dal sentiero principale del Monte Falò e scende fino a Coiromonte. Da qui il pezzo meno bello di tutto il tour per la mancanza di panorami e jeeppabili scassatissime (nulla a che vedere con quelle fatte sul versante est). A Pecorino mi ricongiungo alla traccia percorsa all'andata e mi godo ancora questa ultima ed entusiasmante discesa fino a Invorio.
Giro sicuramente non per tutti adatto a chi ha una più che buona/ottima preparazione fisica e buone doti tecniche di discesa. Meglio essere dotati di GPS per i molti bivi del tour e per alcune zone poco battute: perdersi in questo itinerario sarà un disastro visto la sua ampiezza territoriale e la mancanza di vie di fuga per trovare vita civile.
Complimenti a Andrea per avere chiuso il giro in 4 ore: io ce ne ho messe 5,15 (e non sono proprio una schiappa, ma 20 anni in più si sentono). Il dislivello (positivo ovviamente) corretto è di 1.490 mt.