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426 Boschi e vigneti tra Follina e Guia |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 25/05/2014
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 29,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +870 m
Quote min/Max = 180 / 670 - Tempo Standard ore 3:20 min
Velocità media = 8,9 Km/ora - Ciclabilità su tempo 95% (a piedi 10 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 50 Medio/Difficile
DESCRIZIONE:
Si inizia con un bel tratto lungo il T. Follina che porta ad ovest del paese e poi seguendo una ciclabile (in gran parte cementata) che si dirige verso Miane con piacevoli saliscendi e vista sulle Prealpi. Nel wp B si tiene la ciclabile di sx e nel wp B1 si devia su sterrato campestre. In vista delle mura del cimitero di Miane, si punta a questo e si trova un largo parcheggio sia a sud delle mura che poco oltre, attraversata la strada Campea-Miane.
NOTA: chi volesse ricavare un giro più corto togliendo 7 Km e 170 m di dislivello, può partire da qui (wp C 245) e chiudere il giro dal wp U proseguendo, per poco più di 300 m, sulla strada che giunge da Campea.
Dal park C (area sosta camper) si ritrova la ciclabile che prosegue verso Combai; l’ultimo tratto prima del paese, particolarmente suggestivo, nella fresca ombra del bosco, presenta una impennata: due tratti veramente ripidi ma sono brevi e ben cementati. Giunti a Combai ci si può concedere una sosta al bar o fare rifornimento alla vicina fontana (wp D1 375).
Un breve tratto di S.P. dove alla domenica si subirà un po’ di traffico ma poi si prende la notissima strada del Madean, nell’omonimo bosco di faggi, querce e castagni che proseguendo porterebbe a Pianezze od al Rif. Posapuner, con una gran quantità di possibili varianti. A q. 520 si devia a sx per sterrato, in mite salita che rende il pedalare ancora più gradevole.
Nel wp G 590 si pone un’alternativa:
1) scendere per ripido asfalto fino a q. 535 quindi risalire a dx per la strada cementata fino a tornare in traccia nel wp H 625;
si perdono 55 m di quota ma il tratto è interamente ciclabile e nessun problema di orientamento.
2) tenere la traccia che su strada diventa presto sentiero e presenta 2 brevi strappi non ciclabili; inoltre il pendio a tratti esposto sul lato sx può creare problemi a chi non ha perfetto equilibrio in queste situazioni; comunque raggiunta la forestale in G3 bisognerà perdere 20 m di quota; certo si tratta di un sentiero sperduto poco battuto per cui la suggestione non manca: meditate e scegliete.
Da H tutto si pedala agevolmente fino al punto I 665; qui si lascia la salita per case Carpene e si tiene in piano; poco dopo anche questa pista diventa sentiero e si possono avere difficoltà per la solita esposizione lato sx; eventuali brevi tratti a piedi più per ragioni di sicurezza quindi ci si innesta su una bella stradina che serve alcune vicine casere.
La strada è ripida ma con fondo buono o cementato per cui si arriva presto all’innesto con “strada della Giuzza” che sale da Santo Stefano. A q. 426 la si lascia per attraversare una zona di vigneti (appena sopra l’agritur. La Rondine) e scendere con un ultimo tratto molto ripido, sulla S.P. Combai-S.Stefano. Pochi m dopo si tiene a dx per una bella stradina che sale panoramica tra i vigneti. Attenti alla traccia: scalimetro a 50 m; in L1 lasciare la principale tenendo dritto tra le vigne; in L2 svoltare a sx risalendo di 1 m, poi 10 m in piano fino a trovare un evidente tratturo che ora scende ripido e sassoso ma porta sicuramente a valle. Da M si risale la S.P. fino in M1 poi si scende per via Cironel fino a via Ronce dove riprende la salita. Attraversata la strada di Guia si sale ancora fino a Col dove si scollina a q. 280; la bella discesa che si infossa nella ombrosa valle di Pecol, termina a q 190 (punto P); un po’ di asfalto e presto, in Q, si rientra nella valle del T. Raboso (Le Fosse). Risalita e nuovo scollinamento tra i vigneti (R 270) quindi si riprende a salire verso Combai. A q. 300 si trova l’agritur. Riva dei Tor che può fornire ristoro ed ottimi prodotti eno-gastronomici locali (attenti agli “eno” perché avete ancora salita! In T 340, si lascia la strada per Combai e si tiene quella della val Serra: rampetta micidiale, l’ultima, che in t1 finisce. La strada è ormai in gran parte asfaltata o cementata; offre però bei panorami in totale tranquillità; nel finale scende alla strada Campea-Miane su cui si può abbreviare il giro come detto in “NOTA”.
Da U si risale a raggiungere la strada della Val Tenada, simile alla val Serra ma più varia e con meno asfalto.
Nel finale la discesa ripida nel fitto bosco termina a valle nei pressi di Premaor. Ultimo sterrato fino a Tre Ponti dove si evita la S.P. tenendo a sx sulla ciclabile, ormai in vista del parcheggio di Follina.
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo da Treviso – Mestre si consiglia l’A27 fino a TV nord; quindi Spresiano, Ponte Priula, Soligo, Follina. Si trova ampio parcheggio poco dopo la rotatoria, all’inizio del centro abitato di Follina.
C’è anche una fontana con panchine ed un bar.
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Commenti
fulcio
06.09.2014 18:02