Monte Moria

Giro non troppo lungo ma che offre un pò di tutto, dalla salita dolce a quella più ripida e tecnica, dalla discesa flow ad alcuni passaggi non banali il tutto circondato da posti selvaggi poco trafficati e da panorami suggestivi.
Si parte dalla diga di Mignano, si costeggia il lago quindi si sale per asfalto fino all'abitato I Rabbini, si prosegue ancora un pò su asfalto, sempre poco trafficato, fino a Taverne da dove comincerà una sterrata a tratti ripida e un pò scassata ma tutta pedalabile con un pò di gamba.
Questa sterrata porta al rifugio del monte Moria (aperto tutti i giorni tranne i giovedì) dove si può fare una sosta ristoratrice prima della discesa.
Da qui si scende qualche metro per strada asfaltata per poi immergersi nel bosco in discesa, dopodichè si affronta una breve salita che ci porterà all'inizio del bellissimo singletrack molto panoramico che ci porterà sulla sterrata fatta in salita.
Ora si farà un lungo traverso su asfaltata che ci porterà all'inizio della discesa finale.
Comincia con una sterrata per finire in un gran bel singletrack subito un pò scavato dalle moto e dall'acqua quindi super flow su un terreno perfetto per le nostre ruote grasse.
Alla fine di quest'ultima gran discesa si arriva sul greto dell'Arda dove seguiremo a destra la sterrata che ci porterà sotto alla diga quindi un ultimo strappetto ci riporterà al punto di partenza.




Come arrivare al punto di partenza

Uscendo al casello di Fiorenzuola D'Arda prendere la direzione Castell'Arquato qundi Lugagnano ed infine le indicazioni per Morfasso, alla diga di Mignano parcheggio comodo e gratuito con annessa trattoria.

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Commenti

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nega

25.05.2014 18:14

Fatto oggi. Partito da Lugagnano per aggiungere qualche km. Salita come da descrizione. Per quanto riguarda la discesa invece, direi che il st panoramico presenta alcuni tratti esposti su fondo scivoloso dopodiché discese molto ripide e tecniche sempre su fondo poco "gripposo". Anche nella parte finale, prima del flow, ci si trova ad affrontare st scavati da canali di 50 cm con sassi e rovi.
La difficoltà (parlo della discesa) è decisamente alta sempre se non si ha una tecnica esemplare e un discreto "pelo".
Personalmente cambierei il grado di difficoltà tecnica nella scheda, perché obiettivamente medio non corrisponde molto alla realtà.
Panorami davvero belli.
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miciolo

23.06.2014 14:44

ero con ruttok il giorno che ha registrato la traccia.
Confermo la descrizione sia di Ruttok che di nega,
il discorso difficoltà discesa è sempre abbastanza personale ma sono d'accordo che la predominanza è S2 con qualche breve tratto S3.
La discesa noi l'avevamo affrontata con una discreta preparazione a monte fatta di birre al rifugio del Parco Provinciale e tutto era risultato + sermplice...
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nega

23.06.2014 17:16

La difficoltà in discesa è personale ma in una descrizione che "arriva a tutti" bisogna essere realisti e dire come stanno veramente le cose. Poi ognuno decide se e come affrontare le cose.
Diversamente si rischia di compromettere sicurezza e divertimento.
PS
I passaggi difficili non sono quelli che si vendono in foto.


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miciolo

23.06.2014 20:31

a me sembra che la descrizione fatta da ruttok sia coerente.
In discesa parla di tratti flow alternati a tratti non banali.
Forse ha generato confusione la parola MEDIO che è chiaramente riferita alla condizione fisica mentre x la difficoltà tecnica viene indicato S2 (pietre e gradoni con tratti in pendenza oltre il 70% e richiesta capacità avanzata) che è la prevalenza delle discese che hai affrontato con brevi tratti S3.
http://www.gulliver.it/mod_htm/scale/scala_MTB.html
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diesel62

23.06.2014 23:54

ciao nega, io sono quella in foto. Ho trovato anch'io il tratto seguente a quello in foto un po' scivoloso, ma sono scesa a piedi in quei dieci metri per me un po' tosti. Il resto non mi è sembrato eccessivamente difficile e, comunque, è corrispondente all'S2 nell'insieme, quindi richiede un po' di tecnica di guida. Credo anch'io che ci sia stato un equivoco nel considerare MEDIA la capacità tecnica anziché la CONDIZIONE FISICA come ha segnalato Miciolo.
PS: se lo provi una seconda volta ti sembrerà già più facile e ti divertirai.
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fralemide

04.09.2014 07:43

Fatto ieri. Gran bel giro, forse un pochino esposto nella parte alta ma basta scendere dalla bici... Un paio di passaggi chiusi da rovi e ortiche. La discesa finale non e' altro che la PS3 della super-enduro di Lugagnano di quest'anno. Uno spettacolo.
Ora ci sara' da andare a riprovarlo per vedere se la seconda volta e' meglio....
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303vale

13.09.2014 09:31

fatto domenica scorsa 7 sett, ci siamo divertiti moltissimo. come dici tu è un concentrato di tutto, dalle salite scorrevoli a quelle dure con le due discese libidinose (tecniche+flow) il tutto condito da ottimi panorami. da rifare sicuramente! complimenti e grazie per la traccia. suggerisco una volta incrociata la sterrata, dopo la prima discesa di tornare a taverne per la stessa strada dell andata perché quella che scende verso taverne è quasi chiusa dai rovi
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130300

06.11.2014 15:56

ciao ragazzi.. sabato verremo in queste zone, quale ci consigliate tra questo giro, quello del Monte Vidalto e il tracciato della Lugagnano Enduro Chellenge? grazie
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130300

09.11.2014 13:22

fatto ieri. la seconda metà della salita è stata proibitiva, non solo per il fango quanto per le pendenze e il fondo dissestato. prima parte di discesa molto entusiasmante, seconda parte a tratti troppo scavata dall'acqua e dalle moto da cross. bei panorami e bei boschi. grazie
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miciolo

25.04.2015 22:21

oggi abbiamo fatto un giro simile che ricalca in gran parte questo itinerario.
La dura salita che ti porta al bar del Parco Provinciale ora è una sterrata bella laaaarga.
La prima discesa dal monte Moria ora è + "scorrevole" in quanto dopo aver percorso la cresta il sentiero si butta con una nuova traccia nel bosco (forse è + bella di prima).
Sempre bellissima invece la PS3 (un parco giochi fatto di compressioni e di ripidi).
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diesel62

26.04.2015 17:51

chi ha trovato l'ultimo tratto della discesa molto scavato da acqua e moto (130300), è probabile che al bivio della seconda parte di quella discesa (ps3) sia andato a destra e non a sinistra, dove le moto non riescono a girare per le curve strette tra gli alberi e le compressioni molto ripide. Anche la parte iniziale, una volta entrati nel bosco, può essere intrapresa una decina di metri prima per evitare i solchi indicati da ruttok nella descrizione. La traccia pestata dalle bici è ben visibile.

Infos

Inserito da
ruttok
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
10.05.2014
Località
Strada Provinciale 21, 29010 Lugagnano Val D'arda
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
3-4 ore con soste
Distanza
26.0 km
Dislivello
800
Difficoltà tecnica
S2
Condizione fisica
medio
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