|
418 Rif. Mariech, monte Garda, monte Zogo da Milies (3 giri in uno) |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 4/05/2014
PREMESSA: “3 giri in uno” significa che oltre al giro cui si riferisce la SCHEDA TECNICA, è prevista una integrazione con l'aggiunta dell'anello del Monte Garda (5 Km e 200 m di dislivello) ed anche un taglio che riduce il percorso ad appena 16 Km con 650 m di dislivello.
Ovviamente l'impegno fisico è assai diverso ma, dal punto di vista delle difficoltà tecniche, il grado non varia in quanto determinato dalla discesa finale dal Monte Zogo verso Milies.
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 27 Km - Dislivello Sal/Disc = +1000 m
Quote min/Max = 690 / 1500 - Tempo Standard ore 3:10 min
Velocità media = 8,5 Km/ora - Ciclabilità su tempo 97% (a piedi 5 min)
Difficoltà Tecnica = 5/7 Medio/Difficile - GD= 52 Medio/Difficile
NOTA: la traccia riporta anche il giro supplementare del Monte Garda mentre non riporta la variante ridotta che si ottiene semplicemente svoltando a sx, nel wp “B 1010 botte” e proseguendo sulla principale in salita fino al wp “N 1225” dove, dopo circa 2 Km di salita, si riprende la traccia del percorso normale.
DESCRIZIONE:
Si sale su asfalto fino al punto A 760 dove inizia una bella carrareccia sterrata. La pendenza non è mai proibitiva e l’ombra gradevole del bosco contribuisce a salire senza troppa fatica per i vari tornanti fino al bivio di q. 1010 (wp B) dove una caratteristica botte funge da occasionale riparo. Volendo abbreviare il giro qui si svolterebbe a sx salendo verso la Forcellona. Per il percorso normale si tiene a dx e dopo un tratto in falsopiano si riprende a salire con maggior pendenza; qualche rampa difficile è stata cementata e nei pressi di C.ra Molvine si esce dal bosco su pendii prativi. Si procede in falsopiano fino ad incontrare la S.P. in salita da Pianezze; si sale, con ampia panoramica sulla pianura trevigiana (e nelle belle giornate si vede bene la laguna di VE). Giunti al valico di passo Mariech (q. 1500) sulla dx si vede l’omonima malga che in stagione offre servizio di ristoro. Conviene abbigliarsi per la lunga discesa resa ora più veloce dal fondo di recente ben sistemato. A q. 1200 si arriva ad uno slargo e al bivio (F=L) da cui si può svoltare a sx per il percorso normale oppure proseguire con il giro supplementare del Monte Garda (vedi PREMESSA).
DESCRIZIONE del giro del monte Garda: si prosegue sulla principale, prima in discesa perdendo circa 80 m di quota e poi con risalita quasi equivalente. Il tratto F – H taglia il versante est del monte Garda raggiungendo la dorsale nord. Da H si sale verso la cima del monte con due possibilità:
1) nel wp I q. 1260 si può prendere, a sx, il sentiero quasi piano, come in traccia, che termina nel punto J.
2) si può salire sulla principale fino alla malga (q. 1310), scendere di pochi m verso est e poi verso sud, per deboli tracce di sentiero (discesa erbosa ripida) puntando al wp J dove si torna in traccia. Da J si tiene il tratturo che percorre il crinale verso sud e che termina proprio al “Capitel de Garda”; ancora 150 m e si ritrova il bivio (F=L) dove si prosegue per il percorso normale. La larga forestale taglia sinuosa ed altalenante il versante nord del Cesen, quasi sempre nell’ombra del bosco da cui si esce, dopo 3,5 Km, guadagnando in panoramico passo della Forcellona (q. 1265). In discesa si raggiunge presto N quindi si risale lungo il versante sud del monte Zogo fino all’omonima malga. Dopo pochi m di risalita inizia un favoloso sentiero erboso lungo il crinale; la pista è appena visibile ma ci si può concedere un tracciato libero: facile nella parte alta, diventa più impegnativo nel finale. Varcato in Q un muretto, si prende a scendere sul ripido versante sud: per perdere quota più dolcemente si seguono tracce scavate nell’erba che non consentono di pedalare facilmente; nel wp R, dove si trova un riparo per pecore, in penoso abbandono, inizia il tracciato di una strada dal fondo pietroso; l’ultimo tratto prima di R1 oltre che dissestato è anche molto ripido: prudenza o meglio, fatevi 4 passi ! In S la strada spiana nel crinale di Col Da Fi da cui lo sguardo “precipita” nel Piave; di fronte a Cima Vallina si tiene a sx e presto si arriva nel wp T dove la vecchia sbarra è stata sostituita da un cancello. Si resta interdetti: da anni frequentiamo queste zone, abbiamo incontrato i proprietari da alcune casere (case Croset) e non abbiamo ricevuto recriminazioni di sorta. Abbiamo anche considerato che ci sono altri 3 accessi che portano in quel luogo e non vi sono altri sbarramenti né segnali di divieto; questo però è l’unico accesso carrabile per cui interpretiamo che il cancello serva per tenere lontani quad, moto, fuoristrada … e procediamo passando a lato. Raggiunte le casere si prende il sentiero, ripidissimo nei primi m. e sconsigliabile in bici per altri 100, poi diventa bello e divertente sul panoramico crinale sud che scende da Cima Vallina verso Segusino. A q. 760 si inverte direzione, il fondo migliora, la pendenza è ottimale: peccato che presto si scorga il parcheggio di arrivo. Ci consoleremo con l’ottima cucina della trattoria Romolet.
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
paolo vice
07.06.2014 01:25