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Anello grande del Monte Pagliano |
Dalla piazzetta che funge da parcheggio ci dirigiamo verso sinistra immettendoci in corso Giolitti, raggiunta la fine di corso Giolitti affrontiamo l’ennesima rotatoria, mantenendo sempre la stessa direzione ci immettiamo così in via Mazzini che seguiamo per circa 500 metri, svoltiamo a destra in via Aldo Moro e a breve si piega leggermente a destra per immettersi in via Buonarotti.
All’intersezione con la strada che sale alla colletta di Rossana procediamo dritti percorrendo così una strada che costeggia il torrente Talu sino a pervenire a Villar San Giovanni.
Giunti sulla strada SP46 svoltiamo a destra in direzione della colletta di Rossana, dopo pochi metri si inizia la nostra prima ascesa; percorriamo una breve serie di tornanti sino a giungere alla colletta dove troviamo un pilone votivo sulla sinistra, lasciamo ora la strada principale per seguire la stradina che parte alla nostra destra.
Dopo un breve tratto pianeggiante si affronta una brevissima salita e dopo pochi metri si arriva ad un bivio, qui giriamo a sinistra in salita abbandonando così la strada che scenderebbe a Busca.
Trascuriamo una deviazione sulla sinistra e mantenendoci sempre sulla via principale giungiamo nei pressi dell’Eremo di Busca, prima di affrontare un tornante a sinistra lasciamo l’asfalto e costeggiamo una grosso castagno per proseguire su strada sterrata.
La mulattiera riprende quasi subito a salire immergendosi nel folto bosco, spiana per alcuni metri, ma subito dopo ci presenta una marcatissima salita con fondo in cemento.
La strada attenua la su pendenza lasciandoci riprendere fiato per alcuni metri, ma dopo poco si deve affrontare una seconda rampa sterrata; ora la strada esce leggermente dalla boscaglia e ci conduce all’inizio del breve sentiero che porta alla croce di Busca.
Restiamo sulla mulattiera che cambia versante e passa in una zona molto ombrosa, piccolo strappo in salita e si fiancheggia una piccola casa, al termine dell’edificio svoltiamo a sinistra su una leggera traccia erbosa che scende nel prato piegando verso sinistra.
La traccia prosegue immersa nel bosco, si attraversa un piccolo rivolo d’acqua per poi offrirci un traverso a mezza costa nella vegetazione, sino a giungere ad un crocevia dove continuiamo la nostra discesa avanzando dritti, breve tratto pianeggiante e poi si riprende a divallare in mezzo al bosco sino al castello di Rossana.
Scendiamo costeggiando le sue vecchie mura sino a passare sotto alla porta d’ingresso, da qui la traccia si allarga a stradina e si scende verso il paese trascurando tutte le varie deviazioni .
Arriviamo così in Rossana, zigzaghiamo in mezzo alle case sino a immetterci in via Giuseppe Mazzini dove svoltiamo a destra, ci immettiamo nuovamente sulla strada SP46 che manteniamo per circa duecento metri, qui lasciamo l’asfalto per risalire su una stradina sterrata che si stacca alla nostra destra.
Dopo alcuni metri in salita il percorso diventa per alcuni metri pianeggiante e attraversa una vecchia cava, riprendiamo a salire per alcuni metri, copiamo due tornanti per poi procedere in direzione est.
La mulattiera rimane sempre all’ombra del folto bosco e con ripetuti sali e scendi ci accompagna sino alle porte di Costigliole, superiamo una chiesa abbandonata e a breve riportiamo le nostre ruote sul manto asfaltato.
Lasciamo la strada sterrata svoltando a destra in salita, dopo alcuni metri fiancheggiamo un’area pic-nic, copiamo un piccolo tornante a sinistra dopo il quale giriamo a destra seguendo le indicazione per il Santuario di Santa Cristina.
Giunti davanti alla chiesa scendiamo dal nostro mezzo e proseguiamo a piede superando una scalinata, costeggiamo il santuario sulla sinistra e dopo aver oltrepassato una sbarra giriamo a destra su strada sterrata.
Si procede nella vegetazione in falsopiano per circa seicento metri poi pieghiamo leggermente a destra attraversando un vecchio cancello, breve tratto nel prato per poi affrontare un ripida salita che sbuca nei pressi di Cascina Paradiso.
Da questa piccola sella ci avviamo a destra rimanendo su fondo sterrato, la carrareccia dopo alcuni metri in piano riprende a salire, la pendenza rimane sempre costante, si trascurano alcune deviazioni che dipartono alla nostra sinistra e si sale costeggiando prima una gruppetto di ruderi sulla destra e poi una casetta sulla sinistra.
Ultimo tornante e raggiungiamo il piccolo cocuzzolo erboso sovrastato dalla chiesetta si San Michele.
Pieghiamo a destra e fiancheggiamo il lato destro del prato, entriamo nella boscaglia e abbandoniamo la nostra mtb all’inizio di una scalinata che scende su un panoramico balcone roccioso sulla Val Varaita.
Torniamo a prendere il nostro mezzo e ritorniamo verso la chiesetta di San Michele, riscendiamo la strada fatta in salita per pochi metri e al primo tornante lasciamo la mulattiera e scendiamo su uno stretto e malconcio sentiero.
Dopo alcuni passaggi tecnici ci ricongiungiamo ad una traccia più marcata, svoltiamo a destra e riprendiamo a pedalare affrontando alcune salite; l’ascesa dura circa 500-600 metri poi il percorso procede in falso piano sino a un gruppo di ruderi denominato “cascina Albino”.
Attraversiamo il complesso e appena usciamo dal suo cortile pieghiamo a sinistra su una traccia erbosa che si dirige verso la boscaglia.
Entrati nel bosco il percorso procede senza grosse difficoltà perché si procede a mezza costa senza perdere quota per circa un chilometro, qui la traccia si allarga a stradina ed inizia a scendere, si arriva così ad un bivio dove svoltiamo a sinistra e ritorniamo a procedere in falso piano.
Percorsi circa duecento metri la stradina sembra finire, rimangono solo due sentieri, uno che procede dritto e una seconda traccia che scende a destra incanalandosi in una piccola gola.
Svoltiamo a destra e scendiamo affrontando alcuni saltini artificiali,un passaggio tecnico tra alberi, poi si piega a destra trascurando la deviazione che scende sulla nostra sinistra; senza possibilità d’errore si scende sino a immetterci in una stradina.
Proseguendo sempre verso valle guadiamo un piccolo corso d’acqua e raggiungiamo i pressi di un ingresso, passiamo dinanzi al portone e costeggiamo la cancellata sul lato opposto per alcuni metri poi svoltiamo a destra e rasentiamo un recinzione, in questo tratto il fondo è composto da un lastricato di pietre, poi il single track si allontana dalla rete e scende sino a pervenire sul fianco di alcune case, pochi metri di asfalto e arriviamo alla chiesa della Madonna del Campanile.
Attraversiamo il ponte sulla destra della chiesa e raggiungiamo il centro di Busca.
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