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Dalla Valvestino all'Alpo di Bondone |
Bellissimo giro di due giorni nell' Alto Garda Bresciano con partenza da Capovalle, pernotto a Bondone di Storo, attraverso la Valvestino, l'abitato di Costa, Bocca di Paolone, Passo della Colomba, Passo d'Ere, Passo di Scarpapè, Passo della Puria, Bocca di Lorina, Valle di Lorina, Val Verda, Malga Alpo di Bondone, Bocca Cocca e il Monte Stino (traccia da seguire in senso antiorario).
1° GIORNO: CAPOVALLE - BONDONE DI STORO (52 km - 2440 m - salite con dislivello e difficoltà crescenti, dalla prima alla terza - discese tutte e tre tecniche specialmente la prima quella che scende da Passo Puria e la seconda da Passo Valesina se bagnata).
Partenza dal parcheggio del centro di Capovalle direzione Molino di Bollone in discesa su bitume fino all'inizio del lago/diga di Valvestino dove all'inizio della Val Droanello s'imbocca in salita il sentiero 50 per l'abitato di Costa; la sterrata sale con alcuni tratti ripidi e alcuni bei scorci sul lago sottostante. Attraverso boschi, campagne e masi si arriva al paese di Costa dove c'è la possibilità di rifocillarsi. Da Costa si prosegue ora su comode forestali transitando in sequenza da Bocca di Paolone, Passo della Colomba, Passo d'Ere, Passo di Scarpapè e Passo della Puria.
Da quest'ultimo passo ha inizio la prima discesa tecnica del tour (segnavia 229, consigliate le protezioni) che con tornantini, drop, passaggi stretti e una corta risalita ci catapulta prima a Malga della Puria e poi in Valle Negrini da dove a destra si giunge in un battibaleno al Ponte di S.Michele.
Finita la "pacchia" il tour prosegue in salita verso il Passo Tremalzo fino al bivio per Malga Lorina (sx). Saliamo ora in direzione sud/ovest arrivando velocemente alla malga (fontana) e più su a Bocca Lorina. Alla Bocca facciamo attenzione a salire sulla dorsale di Cima del Fratone (dx) con un ultimo brevissimo tratto a piedi fino ai cartelli segnaletici di Passo Valesina (q. 1450 m).
Indossate le protezioni scendiamo verso la sottostante Malga Valesina per un sentiero "ricco" di radici e passaggi "nervosi" da non sottovalutare. Dalla malga si scende comodamente per forestale in Val Lorina fino ad un evidente bivio (q. 870 m) dove scendendo diritti si arriverebbe alla statale che sale da Storo verso il Lago di Ledro; il nostro percorso piega però a sx attraversando il torrente Palvico e con le ultime forze rimaste "attaccando" la salita della Val Verda (toponimo non menzionato sulle mappe) che con alcune rampe cementate ci fa inerpicare verso una valle lunga e selvaggia. Attenzione alla traccia a circa metà valle quando piega a sx lasciando la forestale per un sentiero; trascurate per un attimo la traccia proposta e proseguite per la principale, poco più avanti c'è un collegamento ciclabile che porta ad attraversare un rio e ad unirsi alla forestale che salendo ci porterà al terzo scollinamento di giornata, la Bocca di Gru a circa 1480 m di quota, e ad incrociare finalmente la rotabile che da Bondone porta in direzione della Bocca di Caplone; qui le nostre ruote "grasse" devieranno a dx raggiungendo Malga Alpo di Bondone e attraverso pascoli bellissimi (fontana) all'imbocco della terza discesa tecnica della giornata, il sentiero Antonioli che dopo una prima parte divertente ma da non sottovalutare, nella seconda si perde in prati e proprietà private che sono state volutamente evitate. In un lampo si arriva quindi al paese di Bondone e al meritato pit-stop presso l' Albergo Alpina in via Giuseppe Giusti, 28.
2° GIORNO: BONDONE DI STORO - CAPOVALLE (38 km - 1580 m).
Secondo giorno che inizia con la salita verso Bocca Cocca passando da Fienile Berard e dal Cingolo Rosso da dove la sterrata si riduce a sentierino che s'inerpica attraverso paretine rocciose di bellezza impareggiabile; scorci mirabolanti verso il lago d'Idro (Eridio) ci lasciano a bocca aperta e qualche foto diventa obbligatoria. A Bocca Cocca si rivede la Valvestino lasciata il giorno prima e da qui si scende velocemente in direzione dell'abitato di Moerna che non si raggiunge perchè ad un evidente incrocio (q. 1190 m) la nostra strada prosegue in piano a destra per la forestale che ci porta a Fienile Lombardi dove le nostre bike prenderanno la direzione in salita verso il Monte Stino e i suoi tornantini in discesa che rappresentano la "chicca" della giornata.
Dopo la rituale foto di gruppo sulla panoramica visuale che spazia su gran parte del lago d'Idro, inforcate le bike ci si dirige alla sottostante partenza della "mitica" discesa dei famosi 100 e più tornantini (segnavia biancorosso 456 e poi 454) che esalteranno le capacità di guida nello "stretto" fin sulle rive del lago a Vesta.
Successivo tratto sul lungolago in piano fino al paese di Crone con sosta consigliata dai simpaticissimi Laura e Tiziano al Caffè al Porto in via Lungo Lago Vittoria, 44. La salita finale lungo la Provinciale 58 ci porterà al fatidico rientro a Capovalle.
N.B.: per evitare l'antipatica risalita a fine giro (unico neo di questo tour) a circa un terzo della discesa dallo Stino (incrocio sentieri 456, 454 e 455) c'è la possibilità di rientrare agevolmente (sx sentiero 455 indicazioni per Mandoal) e giungere a Capovalle rimanendo in quota...in questo caso vi perdereste però la curiosità ed il fascino di gran parte dei famosi tornantini)
Tour fatto in compagnia dei miei grandi amici di avventura Manny (Maurizio) e VigBuck (Marco).
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Come arrivare al punto di partenza
Parcheggio nel centro di Capovalle raggiungibile dal lago d'Idro oppure dal lago di Garda attraverso la Valvestino da Gargnano.
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Commenti
Manny
03.02.2014 22:52
I rari punti d'appoggio (Costa e Bondone) testimoniano che l'itinerario attraversa ed unisce in un unico anello le zone meno frequentate di queste montagne a cavallo fra Trentino e Lombardia, che è motivo di fascino ma obbliga anche a partire con una discreta autosufficenza.
La quota media abbastanza bassa non deve comunque trarre in inganno, consiglio di percorrerlo con buon allenamento e di valutare il rientro diretto a Capovalle per evitare di chiudere il giro con 10 km di salita su bitume.