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Grado-Aquileia-Cervignano-Strassoldo-Palmanova-Grado |
Percorso realizzato su piste ciclabili e strade secondarie a scarso traffico veicolare.
Percorsi inoltre due brevi tratti sterrati attorno Palmanova.
Strassoldo frazione di Cervignano del Friuli, costituisce un raro esempio di antico borgo medievale, estremamente ben conservato, e di raro fascino. La prima foto è l’ingresso al Borgo.
Le ipotesi intorno all'origine del nome sono varie, si può far risalire al latino ( extra solidum ) o rifacendosi alla origine germanica probabilmente Longobarda della famiglia che ne ebbe giurisdizione fin dal lontano Medioevo sulla località e indica con il tedesco Strasse (strada) con varie ipotesi per la desinenza -oldo .
Il nome appare per la prima volta su documenti friulani del 1190 dove si parla di un tale Bernardus di Straso. Lo storico seicentesco Palladio riprende una leggenda che ne fa risalire le origini a Rambaldo di Strassau, vissuto nel V secolo che combatté contro Attila. Ma la fonte non è certa e si tratta, più probabilmente, di un tentativo di ricostruzione a posteriori delle origini gentilizie, tipico di tutte le famiglie aristocratiche.
Fino al primo decennio del Cinquecento la famiglia degli Strassoldo omonimi del borgo, fu ricca e assai potente, i Conti avevano giurisdizione su numerose località del Friuli e della Carinzia con diritto di vita e di morte sui sudditi.
Nel corso delle guerre della Lega di Cambrai (1509 - 1512), il castello, occupato dai Veneziani, venne conquistato dai 'federati' che invadevano il Veneto.
A seguito di questi avvenimenti la famiglia si disperse, ma non abbandonò del tutto la residenza friulana, tanto e vero che fu in grado di ricevere decorosamente importanti personaggi e prestigiose delegazioni come è documentato storicamente.
In particolare, essa offrì agli Asburgo d'Austria una lunga serie di importanti funzionari e generali, fra i quali spiccano, per importanza: Giulio Strassoldo di Sotto a lungo governatore della Lombardia austriaca; i tre fratelli Franziska Romana Strassoldo-Grafenberg moglie del feldmaresciallo Radetzky (si sposarono nel borgo), Michele che fu Governatore della Lombardia sotto il Radetzky, poi della Stiria, Consigliere intimo e Ciambellano imperiale austriaco, Giulio, comandante della Brigata Strassoldo nel corso della Prima guerra di indipendenza; il feldmaresciallo Kuhn fiero avversario di Garibaldi a Bezzecca.
l complesso monumentale appare al giorno d'oggi nel suo rimaneggiamento settecentesco, suddividendosi nel Castello di Sotto e il Castello di Sopra, lasciando comunque intravvedere la conformazione dell'antico maniero utilizzato come strumento di difesa e offesa come doveva essere quando i documenti lo indicavano come "Il Castello delle due Torri" di cui rimane ancora memoria in una stampa del Settecento.
Strassoldo: il Castello di Sotto : Vi si accede attraverso un'alta porta turrita la Porta Cisis che si apre sulla cerchia esterna delle mura detto girone che si apre in un viale circondato da casette del XVI secolo. Il Castello di Sotto comprende il complesso di edifici di si sviluppano intorno ad un cortile interno. L'edificio principale in forma rettangolare costituisce il cosiddetto "mastio " , la cui origine è incerta ma che subì vari rimaneggiamenti nel trecento, nel seicento e infine nel settecento quando la facciata orientale fu modificata in modo tale da far assumere al castello un po' l'aspetto della villa veneta.
Strassoldo: il Castello di Sopra: Vi si accede superando un secondo ponte. Le origini di questo complesso si suppongono parallele al Castello di Sotto in quanto fanno parte di un unico possente insieme fortificato. Come l'altro maniero subì le stesse sorti, distrutto in due riprese dai federali della Lega di Cambrai. Una lapide sull'edificio che ospitava la Cancelleria, un tempo archivio di tutta la bassa friulana, ricorda l'evento e le ricostruzioni effettuate nel 1749. Fra le varie strutture che la compongono spicca una possente torre di 18 metri d'altezza, unica superstite delle due di cui originalmente era munito il complesso medievale.
PALMANOVA è il capolavoro dell'architettura militare veneziana , una città fortezza progettata e costruita per difendere i confini regionali dalle minacce straniere, soprattutto dei Turchi . È un modello di città unico nel suo genere, a forma di stella a nove punte perfettamente simmetrica, con una piazza centrale. Il centro storico di Palmanova si raggiunge attraverso tre Porte Monumentali , denominate Aquileia, Udine e Cividale e, da qualunque direzione si arrivi , il punto di sbocco è la Piazza Grande , l'antica piazza d'armi. La sua forma è di un esagono perfetto su cui si affacciano eleganti e importanti palazzi, tra cui il Duomo (vedi foto) , custode di opere di notevole interesse, e il Civico Museo Storico , che conserva armi, cimeli e documenti che illustrano la storia della città-fortezza dalla nascita alla Seconda Guerra Mondiale. Al centro della piazza si erge un basamento in pietra d'Istria, dal quale s'innalza l'alto stendardo, da tempo immemorabile testimone delle vicende storiche della fortezza e simbolo della fortezza stessa.
Il secondo weekend di luglio Palmanova è animata da una suggestiva rievocazione storica: più di duecento figuranti in costume seicentesco ricordano la prima volta in cui fu innalzato il vessillo della Serenissima Repubblica di Venezia al centro della piazzaforte.
In una delle foto c’è l’ingresso dalla “Porta Udine” e nell’altra l’acquedotto, adiacente alla medesima porta.
Per le foto ed i relativi waypoint puoi vederli e scaricarli libreamente dal sito:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=btvmcyfrbnmszcod
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