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382 Dalla valle del PIAVE alla val GALLINA |
Referente RENATO - (
cttbiker@alice.it ) - Ultima ricognizione: 18.11.2013
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 50 Km - Dislivello Sal/Disc = +1000 m
Quote min/Max = 363 / 765 - Tempo Standard ore 4:50 min
Velocità media = 10,3 Km/ora - Ciclabilità su tempo 98% (a piedi 8 min)
Difficoltà Tecnica = 7/7 Difficilissimo - G.D. = 58 Medio/Difficile
DESCRIZIONE.
Dal parcheggio presso l’Hotel Dante si attraverso presto la S.S. in direzione del Col Fiorani (cave e cementificio); si corre per un tratto “sopra” l’A27 quindi si valica il Col Del Mas per facili stradine. Si scende a Canevoi e quindi a Ponte nelle Alpi dove si attraversa l’antico ponte sul Piave.
Da qui si scende al lungo-piave attraversando una suggestiva pineta su terreno golenale (impraticabile in caso di recenti esondazioni) poi si risale fino al livello della SS Ponte – Belluno e si arriva a Safforze dove si ammira un’antica villa. Il percorso prosegue su una recente ciclabile che collega Safforze al quartiere di Nuova Erto; si tiene alti su Polpet con bella vista sulla conca di Ponte ed i monti dell’Alpago (Dolada in primo piano), quindi per ottimo sterrato (antica strada romana) si arriva a Pian di Vedoia dove si riprende l’asfalto. Alternando secondarie e tratti dismessi dell’antica S.S. rasenti la ferrovia, si giunge a Fortogna. Tenendo una stradina a piè del monte, dopo vari saliscendi, si attraversa il greto del Desedan; il passaggio è ghiaioso, più o meno smosso e praticabile a seconda delle piene torrentizie. Dopo breve discesa si torna a salire su asfalto fino a Faè Alto.
Si scende per una gradinata (100 m a piedi) fino nei pressi della S.S. che però si evita con un sottopasso che conduce in zona artigianale.
NOTA: giunti in E34 (zona artigianale di Longarone), si può tagliare svoltando a Dx ed arrivando direttamente in F1 da dove inizia la parte più suggestiva del percorso.
Seguendo la traccia ci si porta a nord della zona artigianale e si attraversa il Piave raggiungendo il lato est della valle e la frazione di Dogna. Dopo un veloce tratto in asfalto si attraversa Provagna e si giunge al wp F1 (vedi NOTA).
Qui inizia una stradina che sale alternando sterrato con cemento, pendenze sostenute con tratti per rifiatare; una sosta alla cascatella farà piacere. Dal wpF 3 rudero Mere il percorso cambia totalmente aspetto,finoscono le stradine larghe e comode e ha inizio un sentiero molto tecnico. Va aggiunto che alcuni tratti presentano anche una pericolosa esposizione sul lato Dx per cui nel dubbio il consiglio è: camminate ! Tra i wp G1 e G2 si sale a spinta mentre al WP G3 si raggiunge la quota massima ed inizia la discesa. Anche questa è impegnativa ma fattibile in sella per i più abili, fino alla diga. Questo imponente manufatto crea il lago della Val Gallina ed alimenta la Centrale Enel di Soverzene. In discesa, dopo la galleria (wp G6), fate attenzione al WP H1 dove si abbandona l'asfalto ed iniziano dei deliziosi sentieri che tagliano i tornanti della strada principale. Il sentiero passeggiata che si percorre, arrivati ormai a valle ,è stato recentemente chiuso per il distacco di alcuni massi; quindi non passatevi quando le condizioni meteo non lo consentano; la possibile alternativa è imboccare nel wp H34 un sentiero più basso e sicuro. Raggiunta Soverzene rimane da percorrere il notissimo (ma sempre affascinante) passaggio che collega con Paiane (Alpago): a tratti scavato nella roccia, poi sospeso sul Piave ed infine lungo il corso del canale Enel affluente del Lago di Santa Croce.
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Come arrivare al punto di partenza
Usciti dal casello di Belluno dell'A27, alla rotatoria si prende a dx per Treviso; dopo circa 1,5 Km si arriva alla zona artigianale (Loc. Paludi) dove sulla sx è ben visibile l'ampio parcheggio, subito prima dell'Hotel Dante.
Provenendo invece dall'Alpago, dal bivio "La Secca", si procede sulla SS 51 per circa 2,5 Km in dir di Belluno per arrivare all' Hotel Dante (sulla dx).
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Commenti
paolo vice
30.10.2014 18:11