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CAPODIRIGO |
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Itinerario che non presenta grosse difficoltà ma prima di affrontarlo si consiglia di assumere informazioni presso il C.A.I. di Ascoli Piceno al fine di verificare la transitabilità e lo stato della segnaletica specie nel Fosso di Rigo. La zona infatti, nei periodi piovosi, è fortemente soggetta a smottamenti e frane che spesso modificano lo stato dei luoghi. Dal borgo di Favalanciata percorriamo la via Salaria bypassando sulla sx l’unica galleria che incontriamo nel tragitto. Raggiunto il bivio per Peracchia svoltiamo a dx e risaliamo la vallata posta tra particolari formazioni rocciose dette Lame di Sopra Serra ed il Monte Castello. Dopo una serie di tornanti giungiamo a Capodirigo e continuiamo a salire lungo la valle fino ad un valico dove abbandoniamo la strada per seguire su crinale il camminamento che arriva fin sulla vetta del Pizzo di Capodirigo. Dalla sommità del rilievo il panorama è grandioso potendo pregustare nel contempo il teatro della discesa ossia il Fosso di Rigo. Dal Pizzo si può optare per una discesa più hard su lastroni di arenaria, in tal caso bisogna tenersi a sx, oppure si può scegliere una discesa meno esasperata ripercorrendo la vallata. Più in basso si intercetta una mulattiera che si porta sotto Capodirigo ma in prossimità di un ruscello la pista tende a sparire. Seguendo il corso d’acqua però, poco più a valle si incrocia l’acquedotto di Pescara d’Arquata. Superata una galleria scavata nella roccia si imbocca a sx il sentiero n. 401 che, tra faggete e boschi di castagni scende nel selvaggio Fosso di Rigo sino a Favalanciata.
CINGHIALE 04/11/2013 Favalanciata (AP)
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rpapero
09.12.2013 09:14