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Cima Tombea - Cadria |
Si lascia l’auto in prossimità della diga di valvestino in un ampio spiazzo sulla strada (esattamente davanti al muro della diga) e si comincia a costeggiare l’omonimo lago per tutta la sua lunghezza fino a Molino di Bollone. Si tiene la destra seguendo le indicazioni per Magasa e Cima Rest. Poco prima del centro di Magasa si gira per un tornante a destra seguendo le indicazioni per cima rest e dopo un centinaio di metri, sulla sinistra c’è la prima fontana dove riempire lo zaino idrico. Al prossimo bivio si gira a sx abbandonando le indicazioni per cima rest e seguendo invece per Denai – Tombea. Da qui la pendenza comincia ad inasprirsi procedendo per numerosi tornanti. Al prossimo bivio si prosegue a dx seguendo le indicazioni per tombea (dritti si va a vott , ponte franato) qui il fondo diventa cementato. Dopo un paio di rampe al 20 per cento inizia lo sterrato in prossimità di un bivio dove si prosegue a sx sul sentiero 67. E’ una bella gippabile dal fondo a tratti molto sconnesso che ci porterà attraverso scenari mozzafiato fino alla bocca Cablone dove è facile incontrare altri bikers saliti dal lago d’idro. Si prosegue a dx in salita (ora meno aspra) fino ad incontrare sulla dx la malga tombea (è l’unica). Esattamente di fronte alla malga sulla nostra sx, inizia il sentiero che in una quindicina di minuti con bici a spinta, ci potrerà sulla Cima tombea. Qui c’è una costruzione denominata “la rosa dei venti” con indicate tutte le cime visibili guardando l'orizzonte a 360°; nelle giornate limpide è uno spettacolo impressionante (Adamello, Lago di Garda, Gruppo del monte rosa, Baremone ecc.). Finalmente dopo 24km di salita, si inizia a scendere. Tornati alla malga tombea, si volta a sx e poco dopo si raggiunge un bivio: dritti si va verso il tremalzo, a dx si scende verso cima rest. Si va a dx e poco dopo bisogna fare molta ATTENZIONE in quanto ci si ritrova in un ampio spiazzo prativo perdendo ogni traccia del sentiero. Voltando lo sguardo a destra, si noterà un recinto in rete metallica verde, lo si raggiunge e da qui parte il mitico sentiero n66 che ci porterà fino a cima rest. Questo è il primo singol della discesa; è piuttosto tecnico soprattutto nella prima parte ma se si escludono un passaggio o due è completamente fattibile in sella. Ci sono alcuni tornanti stretti, pietre sparse per la traccia, gradoni, radici, tutto il necessario per divertirsi insomma. Dopo un lungo tratto nel sottobosco si raggiunge, in prossimità di un bivio, la malga alvezza. Proseguiamo dritti in discesa, la traccia si allarga e diventa nuovamente una gippabile (a tratti acciottolato-cementato) fino a raggiungere l’asfalto. Giriamo a sx, e poche decine di metri dopo, in prossimità della curva a cha a dx raggiunge i fienili di cima rest, andiamo a sx imboccando lo sterrato (n.68) che presto diventerà il secondo singol (seconda fontana). Questo è un singol molto divertente e veloce, quasi tutto in terra battuta con tantissime curve in appoggio (sembra una pista da bob marrone). Raggiunto nuovamente l’asfalto andiamo a sx e poco dopo ci troviamo nel paesino sperduto di Cadria. Al primo bivio (altra fontana) andiamo a sx seguendo le indicazioni per il percorso naturalistico e al secondo bivio andiamo a dx (n52) seguendo le indicazioni per bocca paolone (a dx, n68 si va verso malga puria). Qui inizia il terzo singol; piuttosto tecnico nella prima parte, scende nel bosco fino ad incontrare il torrente Droanello che dovremo guadare per OTTO volte. Tutti i guadi sono fattibili in sella escluso il sesto (se non con notevoli doti trialistiche). Dopo l’ultimo guado si raggiunge un antico cippo di confine e qui purtroppo, si rialza la sella e dopo oltre 1500 mt di dislivello nelle gambe si ricomincia a salire, con brevi tratti di riposo in discesa. Finalmente raggiungiamo un bivio e qui finisce anche la salita e il terzo singol. Dritto in salita (n52), si andrebbe al passo della colomba e bocca paolone, noi invece andiamo a dx (n51) in discesa costeggiando il torrente droanello su strada sterrata fino a raggiungere il lago di valvestino e la strada asfaltata.
Andiamo a sx costeggiando ancora una volta il lago ed in breve ci ritroviamo al punto di partenza.
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Come arrivare al punto di partenza
gardesana occidentale fino a Gargnano. Nei pressi della chiesa si svolta a sinistra seguendo le indicasioni per magasa, valvestino e dopo circa 13 km si incontra la diga da dove parte l'itinerario
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Commenti
mrave
19.07.2010 07:50
Primo single track veramente bello! Bello anche il terzo con tutte le curve in conduzione!
Da dimenticare la parte finale con tre strappetti in salità, dopo 1500m di dislivello è stata una batosta per mente e gambe pensare di dover salire ancora....
Nel complesso gran bel giro, da rifare grazie Milzo.