|
VAJONT-VAL ZEMOLA-RIF.MANIAGO |
Referente: Alessandro (cucato@libero.it) del gruppo, BRANCO SELVADEGO
Verso: si parte in senso antiorario fino al rifugio Casera Mela, dopo di essa si procede in senso orario, ritornati a Casera Mela si scende per circa 1,6 km si prosegue sul Trui del Sciarbon in senso antiorario fino al termine del giro.
Lunghezza km 40, dislivello m 1400, quota min. m 740, quota max m 1730 slm. tempo di percorrenza ore 4,30-5,00 senza soste.
NOTE:
Il giro è molto bello e spettacolare però presenta diversi tratti in cui bisogna scendere dalla bici, per la presenza di rampe in ascesa che superano il 20% di pendenza, guadi di torrenti e tratti con fondo smosso. In tutto i tratti non pedalabili sono circa 400-500 m .
DESCRIZIONE:
Partiti dal parcheggio si inizia a salire su asfalto sulla regionale 251 dopo qualche decina di metri deviamo a sx per un sentiero largo che esce poco più avanti sempre sulla regionale, a questo punto si prosegue su asfalto su strada stretta costruita sopra la frana scesa dal monte Toc, il tratto è quasi per niente trafficato. Arrivati a Manzana si devia a sx su sentiero che in breve ci porta sul greto del Vajont, guadato il torrente un ripida rampa in salita con tratti oltre 20% con fondo misto tra terra e ghiaino ci obbliga a scendere dalla bici 5 minuti a piedi. Giunti ad Erto ci si dirige verso nord per prendere la Val Zemola, dopo alcuni km in asfalto anche in questo caso poco trafficati si sale fino al rifugio Casera di Mela, A questo punto la traccia si incroccia e teniamo la sx proseguendo in senso orario lungo la forestale che sale costante la valle che termina dopo diversi km su uno slargo, qui un breve singletrack ci porta sul sentiero 374, un ventina di metri con bici a mano si giunge al bivio tra il sentiero 381 e 374 si prosegue a dx sul 374 ora pedalabile fino al rifugio Maniago a quota 1730 m obiettivo del giro. Ora inizia la discesa, tornati indietro al bivio tra il 381 e 374, per gli amanti del fuori sella si scende sul 374 molto ripido come la traccia proposta, per chi vuole evitare questo tratto può riprendere la forestale precedentemente percorsa. In ogni caso, che si decida di scendere per il 374 o la forestale, le tracce come si vede sulla cartina si congiungono per circa 200 m, dopodichè si continua a scendere sempre sul 374 però ora meno ripido, le prima parte è immersa nel bosco di faggi, però dopo poco siamo costretti a scendere per guadare il torrente Rio Val di Bozzia, il sentiero si fa più scorrevole fino ad arrivare al Rio Val di Zemola anche qui si scende per guadare il torrente. Arrivati di nuovo nei pressi di Casera la Mela si scende velocemente su strada per circa 1,5 km, sulla dx si prende il sentiero Troi del Sciarbon il sentiero è molto stretto ed esposto. Lungo il sentiero si è costretti a scendere dalla bici diverse volte per rampe molto ripide o ghiaioni, da metà in poi si fa più scorrevole e veloce fino a Casso. Attraversato il bellissimo borgo in prossimità del cimitero si prende il Troi di Sant' Antoni e poi il sentiero della Moliesa entrambi molto scorrevoli e divertenti.
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Come arrivare al punto di partenza
Da Longarone si seguono le indicazioni per Erto, usciti dalle gallerie evitando il primo parcheggio sulla destra a pagamento se ne trova uno subito più avanti sulla sinistra.
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
Non ci sono ancora commenti..