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Etna Cratere di Nord Est 3340mt. |
Etna - cratere di Nord-est 3340mt salita da Piano Provenzana 1850mt.con discesa a Milo 750mt.
«.. l'Etna nevoso, colonna del cielo / d'acuto gelo perenne nutrice / lo comprime. / Sgorgano da segrete caverne / fonti purissime d'orrido fuoco, / fiumi nel giorno riversano / corrente di livido fumo / e nella notte rotola / con bagliori di sangue / rocce portando alla discesa / profonda del mare, con fragore.»
(Pindaro,Pitica I470 a. C.)
L’Etna( Mungibeddu o a Muntagna in siciliano) è un complesso vulcanico siciliano originatosi nel Quaternario e rappresenta il vulcano attivo più alto ed esteso d'Europa. Con le diverse eruzioni ad esso connesse ha modificato incessantemente il paesaggio, minacciando spesso le diverse comunità umane che nei millenni si sono insediate intorno ad esso.
La sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti che alterna paesaggi urbani, folti boschiche conservano diverse specie botaniche endemiche ad aree desolate ricoperte da rocia vulcanica e periodicamente soggette ad innevamento alle maggiori quote.
Il 21 giugno 2013 la XXXVII Sessione del Comitato UNESCO, riunitasi a Phnom Penh, ha insignito il Monte Etna del titolo di Patrimonio dell'Umanità.
Itinerario di grande respiro che ci permette di misurarsi con il vulcano più alto d'Europa, ho affrontato il percorso da solo e l'arrivo solitario in vetta mi ha regalato dei momenti emozionanti, sapere di essere su una di montagna viva, porta di collegamento con il cuore pulsante della terra è un'esperienza indimenticabile.
La fatica della salita è ripagata dall'ambiente surreale e da una discesa di ben 2500mt....
Si parte da Piano Provenzana parcheggiando nel parcheggio custodito sulla sn vicino a delle casette di legno, quindi si imbocca un'evidente sterrata sulla dx che sale ripida ma pedalabile, si incontra un primo bivio sulla dx, non lo si imbocca ma si prosegue verso sn, la salita è faticosa in quanto la polvere lavica nei tratti più ripidi ci fa perdere l'aderenza delle gomme, intorno ai 2800mt si incontra un secondo bivio, la strada a sn conduce all'osservatorio, proseguiamo quindi sulla dx fino a raggiungere intorno ai 3100mt. di quota un piccolo spiazzo, qui la carrareccia si restringe e dopo un po' la si abbandona per prendere una traccia sulla sn segnata da qualche ometto di pietra, quindi percorrendo una picola valletta si giunge ad un'ampia sella tra la cima principale a sn e l'anticima sulla dx, per motivi di sicurezza è vietato l'accesso alla cima principale di 40mt. più alta.
Siamo sul bordo del cratere e sbuffi di vapori sulfurei salgono verso l'alto.
Dopo la foto di rito ci si butta vero valle fino a riprendere la strada, la si percorre con qualche taglio e giunti nelle vicinanze di un'impianto di risalita si percorrono divertenti colate laviche che ci riportano a Piano Provenzana, qui dopo una birra ristoratrice seguiamo un tratto di strada asfaltata in direzione del rifugio Monte Conca e quindi entriamo nel bosco seguendo in buona parte la traccia della Marathon dell'Etna, il percorso è a dir poco stupendo, folti boschi ed fantastici single track ci accompagneranno fino a Milo per circa 1100 mt. di dislivello negativo! ( unica nota dolente una risalita su asfalto di qualche km verso il Rifugio Citelli...).
Giunti a Milo ci si può rifocillare di leccornie siciliane presso il bar pasticceria antistante la graziosa piazzetta del paesino e, come nel mio caso mendicare un passaggio per recuperare l'auto a piano provenzana.
P.S. A quanto pare è vietato l'arrivo in vetta senza essere accompagnati da una Guida Vulcanologica. ( è un problema che mi sono posto ma poi ho pensato: azz ma io sono guida!).
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Come arrivare al punto di partenza
Si raggiunge Piano Provenzana, uscendo al casello di Giarre sull'autostrada Catania-Messina
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