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089. Monte Joanaz e malghe di Porzus |
Verso antiorario – km 27 – dislivello 1280m. – Altezza min.188m / max.1150m
Partenza da Faedis (parcheggio in piazza). Si prende in direzione Canal di Grivò, e su strada asfaltata si sale fino alle porte del paesino di Pedrosa, dove al km 8,2 si svolterà a dx sempre su asfalto. Al km 9,3 si svolta a sx su sterrato dove a tratti, a causa del fondo particolarmente sconnesso, bisognerà spingere la bici a mano e al km 11,3 si raggiungerà la località Madonnina del Dom. Da qui con altri 200 metri di dislivello si arriva alla vetta del monte Joanaz da dove si potrà godere di un panorama che spazia a 360° dalla pianura sottostante sino ai monti Canin, Nero e Matajur.
Si scende lungo la cresta fino a riprendere la traccia di salita al km14,4 e dopo circa 200 metri si svolta a dx su sentiero tecnico (CAI 3) con fondo scalinato di radici che in 2 km ci porterà alla bocchetta di Sant'Antonio. Si prende la strada per Porzus e al km 17,7 svolteremo a dx su strada cementata che sale ripida in direzione delle malghe di Porzus, teatro di un eccidio ad opera di un centinaio di partigiani avvenuto nel febbraio del 1945.
Raggiunte e superate le malghe prendere a sx su una rampa, seguendo indicazione per Clap. Percorrere la traccia in una pineta sino alla cresta del monte Januar dove si scenderà su un fondo di aghi di pino molto ripido fino a ritrovare l'asfalto (km 19,6). Si svolta a dx e dopo 400 metri a sx su sentiero che, con una discesa tecnica in mezzo al bosco, arriva ad un traverso che con un sali scendi ci riporta sulla strada per Porzus, la attraversiamo e su un sentiero sassoso raggiungeremo il paese. Arrivati al paese si scende seguendo le indicazioni per Attimis e all'altezza di una curva si imbocca una strada sterrata che dopo un centinaio di metri si trasforma in un Single track segnato da bolli rossi su alberi e sassi. Nella prima parte il sentiero è divertente e facile, nella parte centrale ci sono brevi tratti molto difficili da superare in sella alla mtb che richiedono ottime doti tecniche e buon coraggio. Ad un trivio si segue a sx verso il Castello di Cucagna e di Zucco. Questa parte finale del sentiero si svolge in gran parte su un fondo ciottolato e sbuca sulla strada asfaltata dove in breve si guadagna la piazza di Faedis.
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