valle stura: rif zanotti scolettas panieris ferrere adelpian

Percorso dalle caratteristiche cicloalpinistiche che si sviluppa su vecchie strade militari (frequentemente su cio che resta e su sentiero). Il percorso è stato diviso con un pernottamento al rifugio zanotti, poco prima del passo scolettas. Lo consiglio vivamente per la tranquillità, la posizione e la disponibilità del gestore. (verificare l'apertura o chiedere le chiavi al numero 017196519)
Complessivamente percorso duro e adatto a chi non soffre nel portare la bici sia in salita che in discesa, ma che appaga per lo scenario.
La salita da pietrapozio lungo il vallone del piz e tutta pedalabile anche se in alcuni punti il fondo è smosso; la pendenza è accentuata; va affrontato con calma, anche perche il contesto merita. I tratti difficoltosi sono comunque pochi. La salita prosegue nel bellissimo vallone; si raggiunge un larice secolare sulla destra la cui età presunta e di 680 anni. Si prosegue sempre su sterrato fino al cartello indicatore il rifugio zanotti in prossimità di un tornante destrorso. Si salgono bici in spalla circa 80 metri di quota fino al balcone su cui è posizionato il rifugio. Durata del percorso senza soste 1h 45’
La seconda parte del percorso e decisamente piu impegnativa. Si ritorna alla strada e si riprende la salita al passo con un traverso cui seguono 6 tornati ed una breve galleria che porta al passo. La discesa inizia su facile sentiero cui si segue un tratto piu ripido e smosso. Alternando tratti in sella e bici al fianco si arriva al rifugio talarico dove inizia la maestosa salita al panieris. I primi 500 m di dislivello fino a quota 2300 circa (gias di stau, la strada militare è percorribile, alcuni tratti faticosamente, soprattutto all’inizio, per pendenza e fondo. In seguito pur rimanendo la pendenza impegnativa il fondo migliora e si percorre in sella. Superata una fontana la stradina si infila in un bel vallone, si vedono le costruzioni militari sottostanti il passo di stau che non si raggiungono; la salita si sviluppa in una serie di tornantini molto stretti ma sempre pedalabili. Arrivati all’unico bivio (a dx passo di stau prendere a sx) da questo punto in poi la salita diviene molto pi difficile e dei 400 m di dislivello ai 2700 circa della caserma che si vede soprastante se ne percorrono meno della metà; il resto a spinta; poco male perche il contesto merita. Arrivati alla caserma inizia uno strappetto molto delicato (sono circa 60 metri di dislivello) su terreno mosso e ripido che richiede grande attenzione. Si arriva quindi al termine della salita con una vista impagabile sia sul percorso fatto sia sul vallone nel quale si sviluppa un sentiero alternativo per rientrare al talarico. Ho incontrato due arditi che si apprestavano a percorrerlo. Con un breve mezzacosta si giunge al passo di panieris, che si supera salendo sempre in mezza costa fino ad un balcone da cui si gode della bellissima vista dei laghi di Vens. Consiglio di seguire il sentiero all’interno del parco del mercantour (attenzione non percorribile in sella, bici a fianco forse, portage ammesso) molto piu agevole della traccia in territorio italiano comunque non percorribile in sella. Si allunga di qualche minuto ma ne vale la pena.
Si arriva al colle del ferro da dove inizia la discesa verso ferriere. La prima parte non ciclabile (per la media). Superato un gradone di circa 400 metri di dislivello, all’altezza del plan del belvedere inizia un traverso che in sella porta a ferriere. Usciti dal bel borgo si prosegue su asfalto in salita fino al bivio a sx per la bassa di colombart e col puriac. La strada sterrata sale con pendenza dolce e buon fondo; arrivati ad un pianoro (gias di colombart) dove la strada svolta a sx per proseguire la salita alla bassa di colombart consiglio di armarvi di pazienza e sperimentare questa inedita modalita di conclusione del percoso, anziche la discesa nel vallone di puriac, probabilmente meno scenografica ma finalmente una discesa tutta percorribile!!!. Superata l’ultima fatica si prospettano infatti 1300 metri discesa. Giunti al gias di cui sopra 100 m prima di superare un torrentello lasciare la strada e prendere una traccia sulla destra che salendo a ritroso rispetto al percorso fatto porta ad infilarsi in un vallone ripido. Non si puo sbagliare sia per le numerose tracce che zigzagando salgono, sia perche è l’unica possibilità di scavallare sull’altopiano di adelpian. Sono 250 metri di dislivello duri ma arrivati in vetta in prossimità di un impianto di risalita inizia una strada che porta a valle. Tenere la sx del pianoro verso il colletto incianao dove si trova la stazione della seggiovia. Puntate in quella direzione laciando perdere le tracce che puntano a dx; la traccia evidenzia il percorso piu comodo. Superata la stazione inizia un tratto molto piu ripido, che senza difficoltà, ma con attenzione, porta alla statale della maddalena da dove si rientra a pietraporzio

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Come arrivare al punto di partenza

statle della maddalena, arrivati a pietraporzio scendere nel paese e superato il fiume a sx ampio parcheggio

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valart
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
26.08.2013
Località
Via Saretto, 33, 12010 Pietraporzio CN, Italia
Regione
Piemonte
Tempo Percorrenza
1h45 + 7h30
Distanza
51.0 km
Dislivello
936+1876
Difficoltà tecnica
difficile
Condizione fisica
duro
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