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335 Venal di Montanes, tra Teverone e Dolada. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione 15/08/20013
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 29 Km - Dislivello Sal/Disc = +900 m
Quote min/Max = 1135 / 2030 - Ciclabilità su tempo 90% (a piedi 20 min )
Tempo Standard ore 3:40 min - Velocità media = 7,9 Km/ora
Difficoltà Tecnica = 5/7 Medio/Difficile - G.D. = 56 Medio/Difficile
DESCRIZIONE:
Da Irrighe si arriva rapidamente a Funes e da qui si attraversa la vecchia frana su una strada lasciata in terra perché, ad ogni nubifragio, scivola un po’ verso il basso e bisogna ripristinarla.
Poco dopo non può mancare una breve digressione alla panoramica chiesetta di San Martino.
Superate alcune dure rampe (su asfalto), nel wp C1 q. 970 si comincia a scendere verso il fondovalle. La bella stradina prosegue lungamente in quota ma non ha sbocco, per cui nel wp D bisogna lasciarla per un tratturo un po' sconnesso; dopo un primo guado si prosegue su sentierino inerbato fino al fondovalle dove si deve attraversare il torrente Tesa (wp D2 q. 870).
Due tronchi facilitano il guado; il duro viene dopo: alcune rampe nel risalire la valle sono al limite della ciclabilità. Dopo meno di 200 m si pedala più agevolmente, su una bella forestale; non può mancare una sosta presso l’amena radura con baita, individuata con il wp E 967.
Poi si prosegue con percorso altalenante ma sostanzialmente in quota fino ad incontrare la strada Plois/Carota. Si scende velocemente a Plois e si imbocca sulla dx una stradina che ancora in quota attraversa i pendii a sud del Dolada fino al bivio di loc. Paradisi (F2 870).
Da qui si guadagna quota con duri strappi, non sempre pedalabili; dopo 1 Km la strada spiana e poco dopo termina nei pressi del Bar/Rist. Carota (q. 1000). Pausa ristoro, quindi si riparte verso il Dolada. Nel wp J1 q.1053 si lascia l’asfalto per una bella forestale quasi piana.
Ai ruderi di case Carioip, si prende a dx un sentierino (ind. eco trail) inizialmente assai gradevole che però nel finale diventa ripido e ghiaioso: poche decine di m a piedi e si sbuca su una bella stradina (wp L q. 1005). Il percorso è ora facile, in lieve salita fino al bivio M di q. 1035. Da qui si deve salire per il Venal di Montanes fino a C.ra Scalet Bassa (q.1170): la seconda metà di questa salita, per la pendenza >15% ed il fondo sconnesso, richiede una VAM di almeno 900 m/ora altrimenti … si cammina. Poco prima della casera, tenendo a dx, rasenti al Tesa, si individua il guado che porta sul versante opposto. La stradina nel bosco è stata di recente sistemata ed il fondo va migliorando nell’avvicinarsi a Degnona.
Nel wp P, per seguire la traccia si deve risalire brevemente sulla sx ma, se avete tempo ed energie, non mancate di perdere un po’ di quota per ammirare sia il panorama, che un recinto con cervi, daini e mufloni e due splendidi rustici sapientemente restaurati; se abitati troverete una cordiale accoglienza di persone esperte dei luoghi che potranno raccontarvi interessanti aneddoti sulla recente storia dell’Alpago, oltre a darvi precise indicazioni geografiche.
Dal wp P si valica presto in Q 1140 (richiudere i cancelli del recinto) quindi si scende ripidamente ad una forestale più importante e recentemente asfaltata. Su questa si risale nel bosco fino sbucare nei pressi della grande frana del Teverone; questa sassaia, dall’aspetto inquietante sembra in equilibrio precario e sconsiglia il percorso in caso di forti piogge.
Più avanti da un secondo vallone scende la frana del Tessina, fin oltre Funes.
Si riprende a scendere su bella forestale; dal wp S 1135, se avete tempo e sete, potete fare una digressione alla vicina C.ra Crosetta dove troverete un’ottima fonte. Ancora discesa fino al wp T, dove si propone un’originale sentiero erboso che raggiunge una strada nel wp T1. Da qui si potrebbe scendere a Funes per asfalto; seguendo invece la traccia si resta ancora un po’ in quota quindi si scende per una stradina lungo il corso del Funesia. Da Funes per la strada già percorsa, si ritorna ad Irrighe.
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo dalla A27 conviene uscire al casello di Fadalto e dopo la sella si tiene a dx per Farra. Poi si seguono indicazioni per Puos; Lamosano, IRRIGHE. dove si trova parcheggio (vicino al bar Da Mario)
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Commenti
Dr. Jekyll
30.10.2013 23:22
In conclusione, un altro bel giro: mi ha portato in zone dell'Alpago dove non ero mai stato!