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Branzi-P.sso Portula-P.sso Aviasco-Laghi Gemelli |
Itinerario "all-mountain orobico" caratterizzato da lunghi tratti non ciclabili, discese tecniche quasi mai scorrevoli e da un ambiente di incredibile bellezza ed isolamento.
Da Branzi, località Cagnoli, si inzia a pedalare su asfalto seguendo le indicazioni per Carona, dove, dopo aver attraversato il paese, si imbocca la lunga mulattiera che con pendenze e fondo sempre ben pedalabili ci permette di raggiungere il Rifugio Calvi dopo circa 900 metri di dislivello; qui conviene fare rifornimento di acqua visto che fino al rifugio Laghi Gemelli non ne troveremo più. Dal rifugio si inizia a spingere la bici lungo il sentiero con segnavia 226 per il passo Portula, (ultimo punto utile per fare dietro-front in caso di necessità) raggiunto il quale si continua a salire a destra verso la Baita del Cernello sul sentiero 230. La bici si spinge fino a quanto sotto di noi vediamo il lago del Cernello, iniziando così la discesa con un primo tratto dove occorre portare la bici per circa 50 metri quindi salendo in sella lungo il sentiero tecnico ma senza difficoltà eccessive che dopo 300 metri di dislevello ci porta alla baita sulle sponde del lago. Da questo punto in poi, lungo il sentiero 229, fino al passo di Aviasco conviene mettere da parte la voglia di pedalare e prepararsi ad un lungo tratto dove si spinge/spalla la bici passando accanto a numerosi laghi artificiali in uno scenario molto suggestivo, prestando però attenzione ai molti tratti ripidi e impegnativi da percorrere con la bici in spalla, dove è meglio non essere soli per potersi passare le bici nei punti critici. Dopo diversi saliscendi si arriva al lago di Aviasco ormai in vista dell'omonimo passo che per essere raggiunto richiede però altro sudore da versare con la bici in spalla. Finalmente, dopo una lunga sfacchinata, giungiamo al passo che segna anche la fine delle salite di questo itinerario, dove ci si può riposare godendosi il panorama prima di iniziare la lunga discesa verso il lago Colombo che vediamo già sotto di noi. La discesa, alternando tratti tecnici ad altri più scorrevoli, ci porta fino sulle sponde del lago, passato il quale dobbiamo tornare sul versante sx orografico seguento la mulattiera che velocemente ci porta fino al rifugio Laghi Gemelli. Dal rifugio, dopo aver fatto rifornimento di acqua, si scende lungo il sentiero 213 (date sempre la precedenza ai numerosi escursionisti presenti!) fino a raggiungere il lago Piano Casere dove sulla sinistra di un edificio parte il sentiero 212 che porta a Branzi. Da qui in poi serve tutta l'attenzione e l'energia che vi resta, infatti i 900 metri di dislivello che percorrerete sono estremamente tecnici su fondo spesso smosso e su forte pendenza, insomma tutto tranne che flow e soprattutto non lasciano tratti dove rifiatare. Arrivati quasi al termine prestate solo attenzione ad un bivio dove dovete tenere la sinistra in direzione Cagnoli dove terminano sia le difficoltà della discesa che il giro.
Per concludere ribadisco ancora una volta che questo giro è consigliato solo a chi è pronto a spingere e spallare la bici per lunghissimi tratti (in totale un dislivello di 1200 metri pedalati + 700-800 a spinta/spalla) lungo sentieri alpini spesso non agevoli o esposti, ed è dotato di una buona tecnica su passaggi trialistici, pena il ritrovarsi a portare la bici anche in discesa dopo essersela trascinata in salita per buona parte del giro!
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Come arrivare al punto di partenza
Percorrere la strada della valbrembana seguendo le indicazioni per Foppolo fino a raggiungere il comune di Branzi. Consiglio di lasciare l'auto in località Cagnoli, indicazioni all'ingresso del paese.
Cartina
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Commenti
marciapic
02.08.2013 09:39