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Bormio-S.Caterina-Pizzini-P.so Zebru-Strada dell'Ables (2giorni) |
Il giro parte dall'arrivo della cabionovia di Bormio 2000 (nell'estate 2013 la 3000 è chiusa per manutenzione). Si prende la forestale che sale verso lo chalet Rododendri ed incrocia le piste da sci. Nei pressi dello chalet si prosegue dritto costeggiando la montagna fino a che la forestale diventa uno splendido single track con saliscendi. Dopo un tratto di discesa incontriamo una forestale nei pressi di una malga, con attenzione (waypoint) troviamo un sentiero che resta in quota sulla destra (segnavia 20), una quindicina di minuti a spinta ci portano ad una breve ma intensa discesa che entra nella valle di Sobretta, attenzione a qualche punto esposto per la ridotta larghezza del trail. Guadato il torrente con altri 15 minuti a spinta ci portiamo sul lato opposto della valle di Sobretta dove inizia, a quota 2240, una splendida ed impegnativa picchiata su Santa Caterina. Uno splendido single track farcito di curve e radici in una abetaia da fiaba. Poi raggiunta una malga il trail diventa una mulattiera molto ripida ma scorrevole che in breve ci porta a Santa Caterina. Qui per motivi di tempo abbiamo optato per la salita asfaltata, esiste una variante fuoristrada fisicamente molto dura che raggiunge il rifugio Forni passando per le baite dell'Ables. La salita asfaltata da Santa Caterina all'albergo Ghiacciaio dei Forni è abbastanza un'incubo per i bikers, ripidissima, tutta al sole e con un discreto passaggio di auto. Arrivati all'albergo dei Forni la vista si apre sullo splendido circo glaciale del ghiacciaio dei Forni dominato dalle cime del Pizzo Tresero e del San Matteo. Proseguiamo la nostra faticosa salita percorrendo la Val Cedec sulla strada sterrata di accesso al rifugio Pizzini a quota 2700mt. Noi abbiamo pernottato qui e lo consiglio, il trattamento ed il panorama che si gusta passando qua la serata non hanno prezzo.
Dal rifugio Pizzini si sale al passo Zebru per l'evidente sentiero che parte dietro al rifugio, salita che si effettua quasi totalmente a spinta ma che viene ampiamente ripagata dalla discesa e dalla visuale che si conquista dal passo, un belvedere in prima fila sul Gran Zebru, sul Cevedale e sulle restanti cime del gruppo dell'Ortles dal lato val Zebru.
NOTA: i primi di luglio del 2013 dato l'eccezionale innevamento ancora presente sconsigliava la discesa in val zebru, e per lo stesso motivo la traccia gps in alcuni punti non coincide col sentiero perchè abbiamo evitato i numerosi nevai ancora presenti.
Dal passo Zebru, rinunciamo alla traversata in Val Zebru per una variante, a mio avviso ciclisticamente più interessante, che torna dal versante Valfurva costeggiando da sud il Monte Confinale.
Dal passo Zebru al rifugio Pizzini il single track è spettacolare ed ideale per portare a casa grandiose fotografie. Proprio in prossimità del Pizzini si prende il sentiero panoramico che corre parallelo alla sterrata fatta in salita, anche questo è un trail da antologia per flow ed ambientazione.
Arrivati sopra al rifugio Forni cominciamo un lunghissimo saliscendi (segnavia 27) a mezza costa quasi interamente ciclabile ma con alcuni passaggi da fare a piedi, in parte su forestali, in parte su single track che ci porta rispettivamente alle Baite dell'Ables (2250mt) alle Baite Confinale di Sopra (2250mt) e alle Baite Cavallaro (2217mt) qui inizia una semplice, velocissima ma divertente sterrata che a velocità supersonica ci porta in val Zebru al Ponte Tre Croci dove terminiamo il periplo del Confinale.
Entrati in val Zebru possiamo rifocillarci al bar dell'infopoint prima di iniziare la salita alla strada dell'Ables. Con un breve tratto di asfalto ci portiamo a Plazzanecco dove inizia lo sterrato che ci porta sulla strada dell'Ables vera e propria, un capolavoro di ingegneria stradale della prima guerra mondiale. La percorriamo fino ad un tornante a sinistra a quota 2200 (waypoint) dove la abbandoniamo per un sentiero tra i mughi che ci porta all'inizio della discesa. Per chi volesse ed avesse gamba è possibile proseguire sulla strada dell'Ables (merita) fino a che questa resta pedalabile.
La discesa inizialmente su sentiero poco visibile è un'altro trail molto divertente, dopo un primo tratto guidato la pendenza aumenta in un toboga dal fondo ghiaioso. Poi incrociamo la traccia della Gran Fondo Alta Valtellina con un'altro tratto di sentiero ripido e divertente fino all'abitato di Fantelle. Qua attenzione alla traccia, perdiamo un pò di quota su asfalto incrcociando la traccia di salita ed in un tornante asfaltato prendiamo una strada sterrata che presto diventa single track (waypoint). Il resto della traccia è la discesa su Bormio della Gran Fondo Alta Valtellina, quasi tutta su single track che si snoda in uno stupendo bosco di larici con alcuni tratti veramente pregevoli senza mai presentare particolari difficoltà tecniche.
Gita effettuata dal gruppo di cicloescursionismo mtb CAI Parma il 6-7 luglio 2013.
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Come arrivare al punto di partenza
a Bormio parcheggio Cabinovia Bormio 2000 (gratuito). La traccia parte dall'arrivo della cabinovia a Bormio 2000
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Commenti
capataz
20.07.2013 19:41