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wild tour Brancastello |
Si parte ancora da Casale S.Nicola 860 mslm dove (a differenza della traccia allegata) consiglio di lasciare l'auto sotto gli "spettacolari" piloni dell'autostrada...
Si prosegue per la traccia inversa già descritta qui
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/9989 fino ad arrivare alla canalizzazione detta "gronda o grondaia" dove troviamo il cartello che ci invita a risalire il vallone fino a Vado di Corno: smontate i pedali e mettete la biga in groppa per i prossimi 900 m positivi!!! .... il portage è remunerato prima dallo splendido bosco, poi, usciti sulla radura dove si trova il bivio per il rifugio d'Arcangelo (chiuso), dall'ampiezza della valle chiusa a dx dal Paretone del Corno Grande.
Al Vado di Corno 1917 mslm si risale il fianco dove si trova la tabella altimetrica: di lì l'evidente sentiero ci conduce, con ampi tratti pedalabili, lungo la cresta di 4 km del Sentiero del Centenario (pedalabile al 60%); in caso di vento scegliete sempre il sentiero più basso che comunque conduce alla vetta del Brancastello 2386 mslm.
Si prosegue scendendo verso le Torri di Casanova (appena sotto la vetta due passaggi su roccia per scendere: fare attenzione) fino al Vado del Piaverano: appena il sentiero accenna a risalire e il prato termina dando posto alla sassaia, si distinguono i segni rossi e gialli che scendono a sx nella valle di S. Colomba e al fosso Malepasso: l'ambiente è sublime e si viene inghiottiti dalle immensità dei prati verdi e delle pareti de Il Cimone; purtroppo il sentiero non è molto calcato e, tra l'erba alta e lo sfasciume sommitale, non è facile distinguere i segnavia logori!! Quindi non fate come nella mia traccia: non seguite dei segni rossi con scritte "G", ma puntate, sulle pietraie, direttamente ai giallo/rossi che scendono verso la valle!!!!! (dal Brancastello si può vedere bene e memorizzare l'andamento del sentiero). Nel primo tratto la troppa pietraia e qualche traverso su neve nei canalini ci obbligano a scendere di sella; poi occhio all'erba che se bagnata potrebbe dare qualche problema di frenata!! ;)
Procedete sempre sull'orlo della valle che precipita verso Il Cimone fino a quota 1500 mslm, sui numerosi tornantini fra l'erba, poi un intaglio ci porta dentro l'imbuto sotto Il Cimone; si attraversa e si ridiscende il fosso con passaggi delicati e a volte aerei e, quindi si risale per conquistare il crinale che ci condurrà a S. Colomba: qui il sentiero è più evidente, calcato e, quindi, gustosissimo.
Seguendo la traccia si arriva alla chiesetta di S. Colomba 1234 mslm: d'ora in poi ci possiamo rilassare con il sentiero di sottobosco, ben disegnato con numerosi tornanti e gradoni (qualche drop ci scappa!!!) fino ad arrivare al Piano del Fiume 1000 ,mslm.
Rientro per Isola del Gran Sasso, sfruttando qualche sentiero e carrareccia, e poi per asfalto fino a Casale S. Nicola.
Il giro è molto remunerativo per chi mastica di montagna e orientamento, soprattutto nella via di discesa che, se non azzeccata e se con condizioni meteo favorevoli, potrebbe diventare molto ostica; la salita comporta un buon allenamento nel portage perché presenta tratti difficili anche agli escursionisti esperti, per il resto le creste sono MERAVIGLIOSE.....
.......come sempre il Gran Sasso non ci lascia a bocca asciutta!!!!
qualche foto qui
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.584880048210035.1073741827.100000641363898&type=1
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Come arrivare al punto di partenza
autostrada aquila teramo uscita colledara, seguire indicazioni per isola di gran sasso
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Commenti
tottero
18.07.2015 10:44
dopo i tornanti di Santa Colomba, tu hai guadato il fosso di Malepasso per andare a Pretara...sacrilegiooooo!!!
Ti invito a fare il sentiero di destra senza guadare il fosso, è di abominevole bellezza!!!
Arrivi dritto a Pretara tutto in single..e che single!!!!