monte cucco - valle delle prigioni

A zonzo per sentieri sotto l'ombra dei lecci … fin dentro le forre più profonde del Monte Cucco.


Partiamo dal parcheggio a Casa il Sasso (circa 400 mslm), lungo la strada che conduce all'eremo di San Girolamo di Pascelupo. Per asfalto raggiungiamo i piccoli abitati di Pascelupo e poi di Coldipeccio, all'interno del quale troviamo le indicazioni per il sentiero Italia (sent. 6). Il bellissimo sentiero (molto gustoso anche in discesa...!), costeggia la parte bassa del monte Mottette e si staglia sopra i ripidi pendii rocciosi che delimitano la valle delle Prigioni, offrendo spettacolari scorci panoramici: in località Il Giardino (bel prato fiorito in questo periodo!) si deve deviare verso la sommità degli spalti rocciosi che si gettano nella sottostante valle per godere della vista....!
Si arriva a Pian di Rolla ( fonte ) e si aggira in simpatico single track Ranco Giovannello (sent. 27), per incrociare la strada imbrecciata che conduce a Pian delle Macinare (1100 mslm); la percorriamo tutta senza raggiunge la piana, perché in cima alla sella che la precede, troviamo le indicazioni per la vetta del monte Cucco; imbocchiamo qui la temibile valle Rachena (sent. 2), che, con un express portage, ci proietta oltre quota 1300 mslm; aggiriamo il Cucco verso nord, fino alla cresta N che risaliamo in portage fino alla vetta ( 1566 mslm).
Scendiamo per prati verso sud seguendo il sent. 14 fino alla croce ritorta e, poi, il sent. 15 per la divertente cresta E, fino allo scapicollo sui prati del decollo sud dei deltaplani. Per asfalto, dopo la prima curva, sulla sx imbocchiamo il sent. 2, sotto il Crinale degli Scogli; prima un bel sentierino di mezza costa e, poi, una cresta free-ride su prati, ci catapultano all'interno della faggeta della Val di Ranco, fino al guado presso la Fonte Acqua Fredda.... abbandoniamo ogni speranza di calcare i bei sentieri battuti che si vedono intorno e, invece, ci buttiamo all'interno del fosso (sent. 31), che in men che non si dica e con molto scapicollo, ci conduce alla parte alta dell'alveo del Rio Freddo. Con qualche guado divertente giungiamo a Passo Porraia (930 mslm): in alto le indicazioni per il sent. 3, panoramico affaccio sulla grandiosa forra del Rio Freddo; lo risaliamo in portage fino a quota 900 mslm: da qui discesa fino alla Fonte dell'Acqua Ferrata..... decido per l'ora di aggirare in quota Il Vergatoio: ho già percorso anni fa tutto il sent. 3 e nella parte più bassa sta il pezzo forte, ma nell'ottica di una seconda risalita, a malincuore vi rinuncio: chi volesse, potrebbe percorrerlo tutto e arrivare diretti fino al parcheggio dove abbiamo lasciato il mezzo a motore, concludendo il giro.
Si risale a Passo Porraia con la carrozzabile e da qui, sempre in portage, altro express (sent. 17) fino al Pian delle Macinare ( sent. 1); verso N imbocchiamo il sent. 4, passando per Fonte Acqua Passera, aggiriamo tutto il Monte le Gronde (sent. 5 e 21) fino a Pian di Spilli, dove ci ricolleghiamo all'itinerario della mattina; ci godiamo in discesa il bel single track del Giovannello e, passato Pian di Rolla, sul sent. 6, troviamo il bivio per la Valle delle Prigioni; la discesa si fa molto gustosa, con bel sentiero battuto e pulito, bei tornatini e tratti veloci, molto flow, anche se poco tecnico. Arriviamo in fondo e dobbiamo risalire di qualche metro, poi ogni mezzo è lecito per vincere l'acciottolato maxi del greto del Fosso di Belo!! Duro e tecnico, difficile stare in sella....per questo sfida aperta bike vs natura!!
Giungiamo alla presa d'acqua con cascata e da qui le cose si fanno molto più interessanti: il sentiero costeggia il greto del fosso, che ora risale in superficie e, impetuoso, scolpisce l'incredibile forra delle Prigioni: noi possiamo transitarvi in mezzo, con guadi funamboleschi, tratti trialistici, equilibrismi improbabili....!!! ambiente suggestivo: la Scarpa del Diavolo: transitiamo sotto l'immensa conformazione calcarea, instabile solo all'apparenza; e poi il misterioso tunnel: il sentiero finisce contro un muro di mattoni con una piccola apertura: ci dobbiamo infilare dentro, percorrendola almeno tre volte avanti e indietro dopo aver smontato la nostra bike (ruote, telaio e sella)....vi lascio immaginare il perché!
Procediamo ancora verso valle: ora più tranquillo, il sentiero 5, per radure e prati, sempre costeggiando il fosso, ci riconduce a Casa il Sasso.

altre foto qui https://www.facebook.com/francysantoni72/media_set?set=a.735744239790281.1073741855.100000641363898&type=3
2000 m in su
42 km
8 ore

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Inserito da
SBLINKY
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
23.04.2014
Località
pascelupo
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
8 ore
Distanza
42
Dislivello
2000
Difficoltà tecnica
medio/difficile
Condizione fisica
duro
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