San Lucio tutto italiano da Porlezza

E' chiaro che San Lucio si raggiunge normalmente dalla svizzera Valcolla: e falla in un senso, e falla nell'altro, e fai la riverenza, e fai la penitenza... .In pratica sempre la solita minestra.

Tuttavia è possibile concepire un bell'anello, interamente sul versante italiano che, a prezzo di qualche tratto con bici accompagnata, va a percorrere sentieri ed attraversare valli e borghi normalmente fuori dai circuiti più conosciuti.

Nel dettaglio:

Salita su asfalto fino alla località Dasio con pendenze tutto sommato ragionevoli se non per gli ultimi tre tornanti di Buggiolo che sono abbastanza tossici. Il problema principale del tratto in asfalto è il traffico assurdo, e la guida naive del locals, fino a Corrido. Passato il paese il traffico veicolare quasi si azzera e la strada di salita presenta anche begli scorci panoramici (foto).
La pista a tratti cementata che parte da Dasio (attenzione che c'è anche un paese con lo stesso nome che si raggiungerà quasi al termine della discesa) presenta de bei rattoni ma quando comincia a mancare l'ossigeno di solito finiscono e c'è spazio per rifiatare. Tutto sommato non è peggio della pista che sale dalla Valcolla.

Discesa: dal retro dell'oratorio di San Lucio, dove c'è il tavolo per merende, si imbocca il sentiero fortemente muccato ma facile in direzione Alpe Coloné. Da lì la pista dell'alpe pressoché in falsopiano ci riporta sulla sterrata di salita che si percorre in discesa fino alla bella cappelletta della Madonna del Cepp dove si imbocca il percorso N.3 barrato, sentiero delle 4 Valli, ben tenuto e ottimamente segnalato, che non si lascerà più fino a Dasio (quello vero).
Si tratta di un magnifico percorso lungo la Val Rezzo e la Valsolda che alterna tratti perfettamente ciclabili, per intenderci non inferiori a quelli del versante svizzero, a tratti con alto valore escursionistico, in particolare quando ci si infila nella Valsolda attraverso il Passo Stretto con coreografici, ancorché inutili, passaggi protetti.

Non sto a descrivere il percorso nel dettaglio ma alcuni posti come l'Alpe Riccola, Pralungo e l'intera riserva naturale orientata della Valsolda meritano sicuramente una citazione.

La ciclabilità è molto alta, superiore alle aspettative ed entusiasmante in alcuni tratti, direi 90% in totale in quanto si spinge in corrispondenza di alcuni intagli e nella e nella zona del Passo Stretto, sia in salita che in discesa causa tornanti rocciosi che richiedebbero tecnica trialistica fuori dal comune.

In corrispondenza della località Rancò si può decidere se continuare sulla pista acciottolata in sella oppure riprendere il sentiero 3 su traccia inizialmente ben ciclabile ma che poi richiede diversi passaggi a mano, per la presenza di numerosi gradini in legno, fino a raggiungere il torrente.

Raggiunto il bel borgo di Dasio la discesa non è ancora finita perché, seguendo fedelmente la traccia, si vanno a concatenare tutti i tratti di vecchia mulattiera, ottimamente tenuti, fino a sfiorare la trafficata Strada Regina senza mai dovere uscire sulla provinciale stessa. Si prosegue fino al borgo medioevale di Cima (ignorare il cartello di divieto per cicli come suggerito da un local). Sbucati sulla provinciale la si percorre per un breve tratto qui con carreggiata piuttosto ampia, fino all'imbocco della nuova galleria che si aggira a destra (portarsi sul marciapiede) andando poi a percorrere il tratto delle vecchie gallerie che regala bellissimi scorci sul lago.

Escludere i mesi estivi per densità di escursionisti e caldo, viste le quote modeste.


Think different...


FotoAlbum: https://photos.app.goo.gl/vkrzX63fNhTtQvGi6


RISERVA NATURALE VALSOLDA:

http://www.prolocovalsolda.info/index.php?option=com_content&task=view&id=25&Itemid=&lang=it

https://www.ersaf.lombardia.it/it/b/621/valsolda





Come arrivare al punto di partenza

A Porlezza parcheggione girando a destra ma senza disco orario SOLO al sabato.

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Commenti

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lazzaro54

09.05.2020 20:29

giro fatto oggi, bellissimo e non banale in alcuni tratti, sentieri in perfette condizioni. Grazie per la traccia
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ronzinante

12.10.2020 11:13

Percorso il 10/10/20 per scoprire il lato italiano del S.Lucio, avendo percorso innumerevoli gite su quello svizzero. Bellissima giornata autunnale, nonché proposta molto valida, al momento si scontano purtroppo un po di danni dal forte maltempo dei giorni scorsi, ed è un peccato! un paio di franette e tratti di sentiero molto scavati dall'acqua da renderli non ciclabili, più che altro nel tratto tra seghebbia e riccola. Ho trovato i torrenti ancora molto gonfi, con qualche piccolo disagio nel guadarli, brevi tratti di fango "profondo" ma quasi sempre "aggirabile". Ottima la traccia che permette di evitare il più possibile la per niente piacevole statale per rientrare a Porlezza, con un tranquillo saliscendi tra viottole suggestive e scorci lacustri.
Prima volta nella Valsolda, piaciuto.

Infos

Inserito da
_lele_
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
15.10.2018
Località
Porlezza (Co)
Regione
Lombardia
Tempo Percorrenza
6/7 ore
Distanza
34
Dislivello
1500
Difficoltà tecnica
medio
Condizione fisica
medio
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